Il segreto di Shambhala di James Redfield

“(…) nelle loro antiche scritture la descrivono come una città sacra di oro e diamanti, abitata da Lama e adepti vari, celata in un angolo delle vaste regioni deserte del Tibet settentrionale o della Cina. Negli ultimi tempi la maggior parte dei buddhisti sembrano parlare si Shambhala in termini simbolici, quasi rappresentasse una condizione spirituale della mente e non un luogo vero e proprio”.

Il modello di ciò che diventerà il resto del mondo.
Shambhala è pura condizione dello spirito? E che cosa è nascosto dietro la sua leggenda?
Ecco ciò che il già protagonista de “La profezia di Celestino”, precedente pubblicazione di James Redfield, tenterà di scoprire ne “Il segreto di Shambhala”.

Il viaggio che “l’americano” affronta per raggiungere il Tibet è un viaggio spirituale; un viaggio verso la consapevolezza.
Shambhala rappresenta un modo di essere e di vivere, e quindi può essere definita in questo modo. Ma è anche un posto reale, dove persone reali hanno raggiunto un modo di vivere comunitario.
Con l’integrazione di ciò che è buono in ogni religione, ad esempio.

“Noi crediamo che il giorno in cui lo stile di Shambhala diventerà noto è molto vicino”.
“Gli uomini vivono già in un mondo di bellezza, forme e colori stupendi! Il paradiso è qui, ma noi non abbiamo ancora aperto a sufficienza la nostra energia interiore per riuscire a vederlo”.
“Anche voi dovete salvare il mondo, ma agendo in maniera diversa. Dovete comprendere che dentro di voi esiste un grande potere che può essere coltivato e ampliato, un’energia mentale che è sempre stata chiamata preghiera”.

Una nuova avventura non priva di ostacoli: militari cinesi, tempeste di neve ed insidie di varia natura tenteranno di ostacolare il percorso verso Shambhala ma la consapevolezza del protagonista sarà più forte e riuscirà a dirigerne il destino.