Il trionfo di una donna di Maeve Haran

Liz Ward ha tutto ciò che si può desiderare: una carriera brillante, un matrimonio perfetto, una famiglia che ama e che l’ama a sua volta. Cosa potrebbe mai chiedere di più dalla vita? Forse, però, non ha fatto bene i suoi calcoli: il mondo che si è creata è poco più di un’illusione e rischia di crollarle addosso da un momento all’altro quando le arriva la proposta di lavoro che tutti noi vorremmo ricevere; inutile dire che accetta con entusiasmo, convinta di aver finalmente svoltato. Purtroppo la convinzione e la realtà sono due cose ben distinte.

Liz si getta a capofitto nel lavoro e ben presto si rende conto che la donna in carriera che è diventata non riesce a essere al tempo stesso la madre e la moglie amorevole che vorrebbe essere. Dovrà rinunciare alla famiglia e all’amore per il lavoro?

Questo dubbio amletico tormenterà la protagonista de Il trionfo di una donna (Sperling & Kupfer, 1994) che dovrà compiere scelte ben precise che accontenteranno qualcuno e che scontenteranno molti. Alla fine, però, il suo carattere forte e dolce avrà la meglio sulla società gretta e ostile che la circonda.

Maeve Haran dipinge splendidamente un affresco che vedrà protagonista assoluta l’altra metà del cielo e che perderà man mano i suoi colori sgargianti per lasciar spazio a una luce cupa che rischia d’inghiottire il cuore di persone innocenti e sensibili.

Il trionfo di una donna è un libro che parla schiettamente e che scorrerà veloce sporcandosi del sangue di un cuore che vuole solo battere per amare. Dedicato a chi ama i romanzi che non esitano nel lesinare colpi duri e a chi vuole semplicemente lasciarsi trascinare da una trama avvincente.