E se ci fosse una moneta letteraria da spendere appositamente in libreria? In Svizzera arriva il Liber, la cartamoneta speciale da spendere in libri. Ma di cosa si tratta? Come funziona? Dove si può spendere?
Per sopperire alla crisi scaturita dalla pandemia che in Svizzera, in particolar modo, ha messo in ginocchio le librerie, la filiera del libro si è messa in moto cercando di proporre una soluzione per incentivare l’acquisto dei libri negli esercizi commerciali fisici, le librerie, appunto.
In questo anno pandemico, per ovvi motivi di restrizioni e di sicurezza, lettrici e lettori hanno privilegiato gli acquisti online, e le librerie fisiche, soprattutto quelle piccole e indipendenti, hanno risentito di una forte crisi. Se l’ e-commerce ha consentito alla macchina dell’ editoria di continuare a muoversi garantendo un cospicuo numero di vendite, le realtà fisiche legate al mondo dei libri si trovano oggi in grande difficoltà. Il Liber sarebbe dunque una moneta parallela, un buono sotto forma di vera e propria banconota. Si potrebbe spendere in libreria a totale vantaggio dei consumatori. Vediamo come.
Il Liber: come funzionerebbe la moneta letteraria in Svizzera
Il Liber sarebbe una vera e propria banconota del valore di 60 franchi, che corrispondono a circa 57 euro. Questa cartamoneta alternativa però consentirebbe di effettuare acquisti per 100 franchi, una cifra maggiore rispetto al suo valore. Questa moneta letteraria, molto vantaggiosa per il popolo di lettori, sarebbe a sostegno dei librai e delle librerie e dovrebbe nascere da incentivi e investimenti a carico degli enti pubblici e delle fondazioni il cui obiettivo principale è quello di sostenere la cultura. Infatti se i 60 franchi del Liber sono a carico dei consumatori, i restanti 40 spendibili con la stessa cartamoneta sarebbero messi a disposizione tramite dei fondi appositi stanziati a sostegno della cultura.
Non è la prima volta che in Svizzera, durante tempi di crisi profonde, si propone una soluzione del genere per sostenere le piccole realtà locali: dopo la recessione del 2008 nacquero diverse monete locali. Alcuni esempi? Il Leman e il Farinet, per citarne alcune: con queste tra le altre cose si potevano pagare le contravvenzioni e l’accesso alla piscina comunale.
Il Liber non è ancora una realtà a tutti gli effetti, ma il progetto proposto dalla filiera del libro per tutelare le librerie, luoghi fondamentali di scambio, dialogo e cultura, sembra possa diventare presto realtà in Svizzera.
Cosa ne pensate? Vi piacerebbe poter usufruire di qualcosa del genere anche qui in Italia? Avevate mai sentito parlare di iniziative simili? In Italia si è registrato un boom di vendite di libri nel 2020 nonostante la pandemia: una proposta del genere potrebbe migliorare ulteriormente la situazione? Vi aspettiamo nei commenti come sempre.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In Svizzera arriva il Liber, la moneta letteraria: ecco di cosa si tratta
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Idea semplice quanto geniale. Di necessità virtù, evidentemente.
Questo stramaledetto Covid o Coronavirus ha di buono che - in molte occasioni, come questa - sta aguzzando l’ingegno delle persone e delle comunità attive. Il ’liber’ non potrà che avere successo. con i miei complimenti. melanton