In cerca della primavera di Edward Thomas

“In cerca della primavera” (Elliot 2018, titolo originale In pursuit of spring, traduzione di Chiara Pesciotti e Silvia Valentini) di Edward Thomas (Lambeth, 3 marzo 1878 – Arras, 9 aprile 1917), edito per la prima volta dal poeta, saggista e romanziere britannico nel 1905, viene ora tradotto dalla casa editrice romana per la prima volta in Italia.

Marzo, 1913.
Questo è il resoconto del viaggio che ho compiuto da Londra alle Quantock Hills, alla volta di Nether Stowey, Kilve, Crowcombe e West Bagborough, fino a dove la strada di Taunton-Bridgwater si innalza, raggiunge la vetta delle colline e mostra alle sue spalle tutta Exmoor, di fronte a sé le Mendip Hills, sulla sinistra il mare e, in lontananza, il Galles.

Edward avrebbe compiuto il suo tour in bicicletta e un mese circa prima della partenza, il poeta si chiedeva come sarebbe stato il tempo intorno a Pasqua. “Mancava poco più di un mese alla Pasqua, quando una falsa primavera sfiorò Londra”. Il vento soffiava e il sole splendeva su Londra mentre nelle strade “le masse inumane di umanità continuavano a ruggire”.
Quella sera, Thomas aveva iniziato a studiare le sue mappe: “Avrei dovuto pianificare il modo migliore per dirigermi in direzione ovest”, attraversando la Piana di Salisbury per poi seguire il fiume Avon fino a Amesbury oppure “avrei potuto seguire il Wylye in direzione ovest a partire da Salisbury, avendo sempre alle spalle il fiume, i borghi e le chiese”.

Edward non aveva ancora deciso, ma in cuor suo era conscio di voler intraprendere il viaggio per andare incontro alla primavera, specialmente adesso che febbraio aveva portato nevischio e il freddo vento di nord-est. Alle 10 di mattina di un piovoso 21 marzo il poeta si era messo in marcia per un viaggio di nove giorni che lo avrebbe condotto alla sua rinascita interiore e all’incontro con la primavera colta nella contemplazione della natura che cambiava aspetto e nel comportamento degli animali che incontrava.
Attraverso la visione di luoghi indimenticabili e suggestivi quali “Alresford era una splendida cittadina, dai colori tristi, ma non fredda e, anzi, molto ventilata” o una fattoria dove gustare il famoso formaggio Cheddar, il letterato avrebbe conquistato del tutto la sua particolare poetica.

Inoltre, il ciclista, durante le sue peregrinazioni in sella, aveva trovato il modo di meditare circa i suoi maestri, i poeti Samuel Taylor Coleridge (1772 – 1834) e William Wordsworth (1770 – 1850), tra i fondatori del Romanticismo inglese. Nella cittadina di Bridgwater, la prossima fioritura dei caprifogli aveva indotto Thomas a pensare a Coleridge. “Mi dissi che tale caprifoglio era degno di fornire la melata per nutrire il suo genio”.
“In pursuit of spring” lo sguardo raffinato e perspicace di Thomas coglie in dettaglio la popolazione con le sue usanze e la rigogliosa campagna di una regione dal notevole patrimonio naturalistico. Uno splendido e inconsueto diario di viaggio indispensabile per visitare una bellissima regione. “Le colline in quella strada argentata e nella prima innocenza primaverile, diventavano una nascita miracolosa che riecheggiava dell’innocenza della primavera e della tranquillità del tramonto mentre scivolavo su quella strada d’argento”.