"In medio stat virtus" è una sentenza della scolastica medievale che deriva da Aristotele. Traducibile letteralmente in "La virtù sta nel mezzo", l’espressione invita alla ricerca di equilibrio, in sintonia con l’ideale greco di virtù sempre lontana dagli eccessi.
Cosa significa e da dove deriva esattamente? Scopriamolo insieme.
In medio stat virtus: cosa significa
Il modo di dire "In medio stat virtus" indica la posizione occupata dalla virtù su una linea che va da un eccesso a un altro: la vera virtù è sempre nel mezzo. L’invito alla medietà è ben diverso dall’invito alla mediocrità, intesa con l’accezione negativa che oggi riconosciamo al termine: serve rifuggire gli estremi, che sono ugualmente sbagliati, e scegliere la moderazione.
Come invito alla moderazione la frase è ancora oggi impiegata.
Da dove deriva?
Nel quinto capitolo del II libro dell’Etica Nicomachea, Aristotele si interroga sulla natura della virtù e su quali siano le sue caratteristiche. Imprescindibile, per il filosofo, è la medietà: la virtù sa sempre a metà strada tra l’eccesso e il difetto, è sempre misurata, moderata ed equilibrata, secondo l’ideale greco.
Dalle affermazioni presenti nell’Etica Nicomachea si sono sviluppate nel corso dei secoli alcune frasi che hanno sintetizzato la posizione filosofica aristotelica, come "In medio stat virtus", particolarmente impiegata (con qualche minima variazione) dalla scolastica medievale.
A questa dottrina, però, non fa riferimento solo l’espressione su cui ci siamo concentrati, ma anche le due, altrettanto famose, sancite dal poeta Orazio nelle Odi e nelle Satire: rispettivamente "Aurea mediocritas" (aurea moderazione) ed "Est modus in rebus" (c’è una misura nelle cose).
E ancora: nella letteratura, in particolare in quella latina, sono diffuse le citazioni che vi fanno riferimento e la rielaborano. Ecco qualche esempio in traduzione:
"Seguendo la via di mezzo, camminerai sicurissimo". (Ovidio, Metamorfosi)
"Quasi in tutto la via di mezzo è la migliore". (Cicerone, Tusculanae)
La Via di Mezzo buddhista
L’idea che la virtù sia ben lontana dagli estremi non accomuna solo le dottrine occidentali. Anche nel buddhismo, infatti, è presente un concetto simile: la "Via di Mezzo" è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza, evitando gli estremi della massima indulgenza e della massima mortificazione.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In medio stat virtus: cosa significa e chi l’ha detto
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