Incontro di Justine Lévy

In Incontro (Sperling & Kupfer, 2005, trad. V. Guani) Justine Lévy tratta il difficile rapporto madre e figlia, attraverso la figura di Louise che vive un rapporto alla rovescia tra lei e quella madre affascinante, irraggiungibile e inaffidabile, sempre troppo presa da sé stessa per occuparsi della figlia.

Una speranza.
Louise ha 18 anni. E una vita serena, se così si può dire.
Diciamo che poteva andarle peggio. Ma, inutile dirlo, anche meglio.
La sua famiglia è composta da un padre, un musicista di successo, e da una madre un po’ troppo assente e quasi totalmente anaffettiva.
Di tanto in tanto le due donne s’incontrano in un bar nel cuore di Parigi ma, come sempre, sua madre è in ritardo.
Louise non è arrabbiata e, anzi, in un certo senso quel ritardo è confortante, è un po’ come la firma della madre.
E, mentre attende, per Louise partono i ricordi di una vita tormentata. Anche se parliamo solo degli anni dell’infanzia, per lei è comunque doloroso.
Forse saranno ricordi affascinanti per noi che leggiamo ma per chi li ha vissuti sulla propria pelle la situazione cambia.
E se Alice, questo il nome di sua madre, questa volta non si presentasse?
Sarebbe un bene o un male?
Chissà…

Justine Lévy ci narra una storia di attesa e speranza, di angoscia e ricordi che non ne vogliono proprio sapere di rimanere rintanati (magari per sempre) nel passato.
Si nascondono per un po’ ma poi ritornano, più forti e tormentati di prima.
E noi non possiamo che far altro che subire. O lottare.
Un libro schietto e sincero, pagine dense di sentimenti contrastanti che non potranno lasciarci indifferenti.
Una protagonista che apparirà dinanzi a noi in carne e ossa e ci aprirà il suo cuore e le sue giornate, mischiandole con le nostre.
Cosa ne verrà fuori?
Qualcosa di bello e unico, qualcosa di differente per ognuno di noi.
Un risultato dolce e amaro che non potrà che donarci sensazioni profonde. E lasciarci un po’ di amaro in bocca.
Un libro dedicato a chi vuole leggere qualcosa di semplice ma non frivolo, a chi ama ascoltare per ore senza per questo sentire il bisogno di giudicare.
Un libro universale che chiede soltanto poche ore della nostra vita per essere ascoltato.
Pardon, letto.