Ironta. Pazzo per Victor
- Autore: Clambagio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Un imprenditore di Bolzano, appassionato d’arte, già autore di numerosi romanzi che scrive con un insolito nom de plume, Clambagio, si misura in questo romanzo con una delle sue passioni, l’opera dell’artista ungherese Victor Vasarely (1906-1997) che è il pretesto narrativo per parlare con competenza di un tema appassionante e di stringente attualità: il “falso”, le fake news, la riproduzione di opere d’arte da parte di falsari, argomento tanto controverso quanto appassionante.
Nel libro Ironta. Pazzo per Victor (La Caravella Editrice, 2024) assistiamo a un lungo colloquio tra il giovane Amedeo e suo nonno, Costantino Morelli, noto collezionista d’arte, proprietario di una celebre Galleria insieme alla moglie Artemisia. Ma lo scrittore ci fa fare un passo indietro: il dialogo tra nonno e nipote, avvenuto qualche tempo prima, rivela che Costantino, ormai deceduto, aveva rivelato al nipote la provenienza delle sue fortune economiche e della sua fama di grande esperto di arte contemporanea, non esattamente legale, ma frutto di una manipolazione di cui lui e sua moglie Artemisia erano stati autori. Ora Amedeo sta proponendo a un editore di pubblicare le rivelazioni di suo nonno, ben consapevole che il personaggio specchiato e autorevole ne sarebbe uscito non certo in modo lusinghiero. Tuttavia l’editore accetta la sfida, e il racconto sincero di Costantino al giovane nipote che ne rimane affascinato diventa un libro interessante e coinvolgente.
Nel raccontare le sue peripezie economiche, il rischio di fallimento della sua azienda editoriale, le difficoltà di affrontare un enorme debito che la banca è ben decisa a non più sostenere, costringono Morelli a intraprendere una strada che mai avrebbe pensato di percorrere; l’incontro con la pittrice Artemisia, la cui sopravvivenza è legata ai pochissimi quadri che riesce a vendere, malgrado la sua creatività e la buona mano d’artista, convincono il collezionista innamorato di Victor Vasarely e dei quadri che era stato costretto a vendere, che è possibile riprodurli: lo stesso artista negli ultimi tempi della sua vita si limitava a firmare sul retro le tele che i suoi collaboratori dipingevano su sua ispirazione.
Il tema del falso, delle difficili attribuzioni di pittori celeberrimi, inclusi Picasso, Max Ernst, spinge Costantino Morelli a convincere sé stesso e la sua Artemisia, che in fondo quella che sembra una truffa è in realtà qualcosa che nel mondo dell’arte è sempre esistito.
L’autore del libro conosce tante storie di falsari, famosa quella delle teste di Modigliani che studenti fiorentini burloni avevano spacciate per autentiche, procurando una caduta di stile da parte di critici autorevoli che ne avevano dichiarato l’autenticità; nel libro di fantasia si ritrovano molti aspetti della mercificazione dell’arte contemporanea, che l’autore mostra di disprezzare. Nelle parole pronunciate da Costantino Morelli, quasi a giustificare il suo operato decisamente opaco, si legge la condanna di artisti miliardari come Jeff Koons e Damien Hirst:
“Autori di disegni infantili, schiribizzi insulsi, cagnolini-palloncino in lamiera verniciata, pillole posate in una vetrina…..Hanno avuto gli appoggi giusti, o magari un mecenate per caso ha visto e acquistato uno dei loro lavori e voilà, il gioco è fatto.”
Dunque una polemica serrata che lo scrittore conduce attraverso il suo romanzo contro un mercato drogato, contro le fake news che in tutti i settori della comunicazione stanno avvelenando l’arte, mentre mercanti senza scrupoli guadagnano cifre astronomiche decretando quotazioni costruite spesso su attribuzioni non chiare.
“L’arte, cara mia, è un inganno, un’illusione. E non sono io a dirlo, ma Marcel Duchamp.”
Così dice Costantino ad Artemisia per convincerla a collaborare con lui nella costruzione di pochi falsi Vasarely.
Per chi è appassionato di arte contemporanea questo libro, “a metà tra il romanzo e il saggio filosofico- estetico”, offre spunti di riflessione sull’annoso problema della mistificazione, in tutti i campi, di cui resta vittima l’arte vera, come lo stesso Victor Vasarely, divenuto francese, afferma nell’esergo del libro:
L’art de de demain sera trésor commun ou ne sera pas.
Ironta. Pazzo per Victor
Amazon.it: 15,20 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ironta. Pazzo per Victor
Lascia il tuo commento