L’Abate C.
- Autore: Georges Bataille
- Genere: Romanzi erotici
“Il solo mezzo per riscattare la colpa dello scrivere è annientare quel che si è scritto. Ma questo non può esser fatto che dall’autore; sebbene la distruzione lasci intatto l’essenziale io posso comunque legare così strettamente la negazione all’affermazione che la mia penna cancella nella misura in cui procede. Essa allora opera, in sostanza, quel che in genere opera il tempo, che della stratificazione delle sue costruzioni non lascia sussistere che le tracce della morte. Credo che il segreto della letteratura stia in questo, e che un libro sia bello solo se abilmente adornato dall’indifferenza delle rovine. “
Di tanto in tanto rimetto in ordine la mia libreria, catalogo nuovamente i libri, li sposto, li riposiziono e così dagli angoli più in fondo, nascosti, ne scorgo alcuni che avevo dimenticato di possedere. È il caso de L’Abate C di Georges Bataille, uno dei romanzi del famoso e discusso scrittore e filosofo francese.
Chi era Georges Bataille - La vita di Bataille ha avuto varie fasi e quando era un giovane adolescente voleva intraprendere la via del sacerdozio. Si convertì al cattolicesimo ma poi lo studio della storia e la scoperta di alcuni filosofi, fra i quali Nietzsche, lo indusse ad abbandonare quel proposito. Divenuto romanziere intorno alla metà degli anni Trenta, si dedica allo studio di Hegel, che lo avvicina anche agli scritti di Heidegger, entrambi determinanti per la nascita del Bataille filosofo. Le sue opere successive avranno, difatti, una centralità particolare per la filosofia. Intellettuale, scrittore e antropologo, Georges Bataille fece parte del movimento surrealista insieme a Drieu La Rochelle, Camus e André Masson, suoi amici, e successivamente avvicinatosi al Partito Comunista Francese collaborò alla rivista La critique sociale partecipando al gruppo antifascista. La sua opera letteraria ha influenzato molti degli scrittori contemporanei più apprezzati: Michel Foucault, Jean Baudrillard, Roland Barthes.
L’Abate C - Pubblicato nel 1950, L’abate C è uno dei suoi romanzi definiti erotici nel quale compaiono alcune delle tematiche filosofiche del suo pensiero: la ricerca degli stati estremi in cui dolore e gioia, estasi erotica e estasi mistica coincidono. Sono gli anni della seconda guerra mondiale e Charles C. consegna nelle mani di un editore, suo amico, un importante manoscritto con una lettera nella quale lo autorizza a curarne l’edizione e a pubblicarlo. Nel manoscritto è contenuto il racconto confessione, scritto da Charles, del suo progetto divertito e malvagio nei confronti del parroco del villaggio, l’Abate Robert C., suo fratello gemello.
I due fratelli vivevano entrambi nel piccolo villaggio francese. Robert era il parroco integerrimo ed ammirevole che aiutava la Resistenza francese accettando le missioni più rischiose e Charles, invece, era l’opposto. Anticlericale, libertino, indifferente al mondo e privo di coscienza aveva abbracciato la filosofia del vivere disprezzando il comune senso del pudore. Insieme alla sua amante Eponime elaborano un piano affinché Robert ceda alle avances e ai capricci sessuali della giovane donna. Robert era sempre stato attratto dalla bella Eponime che conosceva fin da ragazzina, ma il giuramento a Dio e il rispetto della veste che indossava gli imponevano fedeltà e castità e per questo negava a se stesso il desiderio di volerla avere. Eponime, con la complicità malevole di Charles, non esiteranno, l’una con la sensualità, l’altro con il dispregio, ad attuare il loro intento.
“La mia agitazione interiore era meschina … non avrei saputo formulare i forti sentimenti che mi legavano a mio fratello e a quella ragazza. Mi sentivo intimamente unito a Eponime, non condannavo i suoi vizi, e fra tutti i suoi desideri, quello di possedere l’abate mi pareva il più puro e al tempo stesso il più crudele. Ma mio fratello non avrebbe potuto sopravvivere alla gioia che lei voleva donargli. Pensavo che proprio quella gioia, ancor più forte di quella di cui Eponime mi colmava, avrebbe definitivamente distrutto l’abate.“
Il gioco crudele dei due amanti segnerà profondamente e tragicamente Robert, a tal punto che Charles disprezzerà se stesso e la sua audacia. L’Abate C. narra la storia di una vittima sacrificale, un personaggio senza difese, come tanti nei racconti dell’autore, che spinge la sua esperienza al limite, in quel viaggio al confine del possibile umano, l’unico momento, sostiene Bataille, che permette all’uomo la reale conoscenza, il muoversi affrontando il sapere per raggiungere il non sapere.
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