L’enigma di John Fowles

Londra, 13 luglio 1973. John Marcus Fielding, amministratore di società, parlamentare conservatore, padre e marito esemplare, scompare senza lasciare alcuna traccia che possa servire a ritrovarlo. Quel pomeriggio avrebbe dovuto partecipare ad un consiglio di amministrazione, poi avrebbe preso il treno per incontrare i suoi elettori nel capoluogo della sua circoscrizione elettorale. Una giornata come tante altre, nulla fuori dalla routine di un uomo dello spessore di John Marcus Fielding. Il primo ad accorgersi della sua scomparsa fu il segretario politico Drummond che lo attendeva alla stazione. Il tam tam di telefonate partì proprio da lui alla volta di Mrs. Fielding, la quale provò ad immaginare un cambio di programma del marito dovuto ad un incontro con il figlio, dottorando alla London School of Economics. Non convinta da questa ipotesi, Mrs. Fielding provò a chiamare la segretaria del marito Miss Parson, che aveva ottenuto il pomeriggio libero e quindi non era in ufficio, la quale non era a conoscenza di nessun cambio di programma. Subito dopo chiamò il figlio: rispose un giovanotto che non sapeva dove potesse essere Peter, ma era certo che non avrebbe lasciato Londra quel fine settimana. Intorno alle 20.00, Mrs. Fielding iniziò a temere che fosse accaduto qualcosa di molto grave al marito, specie quando Miss Parson scoprì che la sparizione di Mr. Fielding risaliva a prima della mancata partenza con il treno delle 17.22. Ma che ha fatto John Marcus Fielding? È stato rapito? È fuggito? Aveva un’altra vita?

Cento pagine scritte magistralmente che tengono il lettore con il fiato sospeso. Tutto ruota attorno ad un personaggio mai apparso. Tutti gli altri si adoperano per trovare Mr. Fielding e cercare di capire cosa sia potuto accadere. Il finale è un’opera a sé.
L’enigma è un romanzo che ha l’odore del “giallo” e il sapore del mistero dell’animo umano.
John Robert Fowles è stato uno scrittore e saggista inglese, noto al grande pubblico per “Il collezionista”, portato sul grande schermo da William Wyler.