L’Ottavo passo di Lawrence Block

Matthew Scudder è un ex poliziotto ed ex alcolista. Non è un investigatore privato, fa dei favori a degli amici che, solitamente, dimostrano la loro gratitudine pagandolo. Nasce dalla fertile penna dello scrittore Lawrence Block ed è il protagonista de "L’ottavo passo", uno tra i suoi più di cinquanta romanzi.

Un bar all’orario di chiusura. Due vecchi amici che aspettano l’alba chiacchierando della vita e del passato, di come sarebbe stato facile imbroccare una strada sbagliata. Uno dei due è Matthew a cui torna in mente Jack Ellery, suo amico d’infanzia.

Il programma dei "Dodici passi" viene utilizzato per aiutare i membri degli Alcolisti Anonimi ad affrontare la loro dipendenza. L’ottavo passo prevede di redigere una lista delle persone a cui si è arrecato danno e presentarsi per un’ammenda. Durante il compimento del suo "Ottavo passo", Jack Ellery viene ucciso con due colpi di pistola alla testa.

Sarà il suo sponsor, un membro "anziano" degli Alcolisti Anonimi che si occupa di chi vi è appena entrato, Greg Stillman, a domandare all’"investigatore" Scudder di scoprire se su quella lista sia presente il nome dell’assassino. Un’indagine che può risultare pericolosamente sfibrante per Matt, a sua volta membro degli AA, sul punto di raggiungere il traguardo di un anno senza alcool.

Lawrence Block non avrebbe bisogno di essere presentato: più di una volta si è aggiudicato gli "Edgar Award", il massimo riconoscimento per la letteratura poliziesca.
Anche senza amare particolarmente il genere, ci si può immergere facilmente ne "L’ottavo passo". La storia scorre via leggera e si riescono quasi a percepire suoni ed odori: il tintinnio del ghiaccio in un bicchiere, il profumo del whisky,
la continua tentazione a cui un astemio si oppone. Da gustare con calma.