Nel centenario della morte del grande scrittore praghese di lingua tedesca, è in uscita al cinema dal 31 ottobre con Wanted il bel film dal titolo “L’amore secondo Kafka” (titolo originale: The glory of life). La storia raccontata dai due registi, Judith Kaufman e Georg Maas, occupa l’ultimo anno di vita di Franz Kafka, ammalato di una grave forma di tubercolosi.
“Bellissimo, poetico e commovente” è stato il primo commento a caldo sul film della nostra collaboratrice Elisabetta Bolondi, che ha potuto vedere la pellicola in anteprima per Sololibri. Ecco la sua recensione del film, trama e libro da cui è tratto.
“L’amore secondo Kafka”: trama e recensione del film
Nella calda estate del 1923, sul mar Baltico Kafka incontra la giovane danzatrice ebrea e maestra d’asilo di Berlino Est Dora Diamant e i due si innamorano perdutamente. Ma ci sono molti ostacoli alla loro unione: la malattia, la fragilità del corpo di Franz e l’opposizione netta del padre, con cui lo scrittore ha un rapporto tempestoso. Malgrado gli interventi della sorella Elli e la presenza rassicurante dell’amico Max Brod, i due innamorati sono costretti a dividersi. Poi, in una casa gelida dì Berlino provano a vivere insieme, senza soldi, senza medicine, ma la convivenza dura poco. Franz verrà ricoverato in sanatorio in Austria, sempre più debole, incapace di parlare, con l’ossessione di non riuscire a finire le pagine che sta scrivendo. Dora gli resta vicino con amore e dedizione fino alla morte.
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Il film, tratto dal libro La meraviglia della vita di Michael Kempfmüller (Neri Pozza, 2013, trad. di Chiara Ujka; nuova edizione Beat 2024), che ha anche collaborato alla scrittura della sceneggiatura, è molto letterario, nel senso che segue lo scrittore nella redazione dei suoi testi, che vengono letti ad alta voce. I lettori ritroveranno La Metamorfosi, Lettera al padre, Il digiunatore, pagine celeberrime che raccontano il dramma interiore di questo artista sfortunato, sofferente, straordinariamente sensibile, mentre la bravura dei due attori, Sabin Tambrea, che interpreta un Kafka magro e inappetente, e Henriette Confurius, bella e coraggiosa, convincente nel ruolo della giovane amante di Franz, ci rendono in immagini molto evocative una storia d’amore e dolore.
Recensione del libro
La meraviglia della vita
di Michael Kumpfmuller
Le pagine bianche dei fogli che Kafka riempie con la sua penna ad inchiostro, con una grafia sicura e graffiante, nervosa, mentre alcuni finiscono accartocciati nella stufa fumosa, rendono con immediatezza la difficoltà dello scrittore che fatica a trasformare in parole e intrecci narrativi una tormentosa ispirazione, quella che lo porterà a chiedere al suo amico Max Brod, interpretato da un efficace Manuel Rubey, di distruggere tutte quelle pagine dopo la sua morte.
Il gelo della Berlino del 1923, appena uscita dalla tragedia della Guerra Mondiale, il disprezzo di Hermann Kafka, ricco commerciante, che rinfaccia al figlio la vocazione letteraria che non porta ricchezza, la purezza del rapporto con Dora, ebrea militante, emergono nel film con grande efficacia narrativa, attraverso colori, musica, arredi, abiti, ambienti che ricostruiscono una storia che finora avevamo solo letto nelle biografie e nelle pagine della scrittura kafkiana. Benvenuto dunque questo film ricco di suggestioni e pieno di emozioni.
“L’amore secondo Kafka”: trailer del film
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “L’amore secondo Kafka”: al cinema il commovente film sull’ultimo anno di vita di Kafka
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