L’aria innocente dell’estate
- Autore: Melissa Harrison
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2023
Fazi nella Collana “Le strade” pubblica L’aria innocente dell’estate (2023, titolo originale “All Among the Barley,” traduzione di Stefano Bortolussi) dell’autrice inglese Melissa Harrison, critica ed editorialista per The Times, Financial Times e The Guardian, che vive nel Suffolk.
“Il contadino ai suoi campi stia vicino”, diceva un vecchio proverbio e ciò valeva soprattutto per la famiglia Mather, che da tre generazioni viveva a Wych Farm, una fattoria con sessanta acri di terreno coltivabile nel Suffolk, lussureggiante contea dell’Inghilterra orientale, nella regione dell’East Anglia.
I Mather erano dediti alla terra, perché da questa traevano il loro sostentamento, ma la Prima guerra mondiale, poi la Grande Depressione e in seguito la siccità, avevano reso difficile il lavoro di George, il capofamiglia, del figlio Frank e dei due lavoranti, Doble e John. Il cortile, i capannoni e il granaio erano responsabilità di Doble, che ormai andava per i settant’anni, mentre il regno di John, “dannato bolscevico” che sapeva come ammaliare i cavalli, era la stalla. La cucina era predominio di Ada, aiutata dalla figlia più piccola Edith June, nata poco dopo la fine della Grande Guerra.
La figlia maggiore dei Mather, Mary, si era sposata da poco con Clive e avevano avuto un figlio. Nume tutelare della fattoria era l’anziano padre di George, custode della saggezza della famiglia.
Edith June era una ragazzina strana, almeno secondo i flemmatici, pratici criteri delle famiglie di agricoltori della zona. L’adolescente preferiva la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e veniva spesso rimproverata dai suoi genitori, perché abbandonava i doveri a metà, distratta dal mondo più ricco e fervido della sua mente. E in certi momenti Edith June parlava da sola senza rendersene conto, di solito per fugare un pensiero o un ricordo indesiderato. A volte il padre si picchiettava un dito sulla tempia e dava della “tocca” alla figlia.
“Lo diceva di sicuro per scherzo, ma forse, ripensandoci, aveva ragione”.
Edith June era solo una bambina sensibile e sognatrice, che viveva in un mondo rurale legato al ritmo delle stagioni, dove bisognava rimboccarsi le maniche e lavorare sodo a qualsiasi età.
Inoltre Edith June si era dimostrata particolarmente incuriosita dalle doti magiche e divinatorie della nonna materna. Quando in un giorno di giugno caldo e secco, in piena fienagione, ogni anno Wych Farm era la prima fattoria nella valle a falciare il fieno, era apparsa Constance FitzAllen su una bicicletta rosso fiammante, la nonna aveva dichiarato:
“Questa Constance porta il maltempo, bambina, allo stesso modo del vento”.
Melissa Harrison per il suo stile è stata paragonata a connazionali illustri quali Thomas Hardy o Charlotte Brontë. L’autrice è bravissima nel descrivere il febbrile clima degli Anni Trenta del Novecento e la realtà arcaica e patriarcale di una piccola comunità, che osserva con distacco i modi moderni di una giovane donna proveniente da Londra.
Edith June rimane subito affascinata da Connie, che ama indossare per praticità pantaloni larghi raccolti alle caviglie da due mollette e una camicia da uomo con le maniche arrotolate, che sta conducendo uno studio sulle usanze di campagna e non si è mai sposata, perché non l’ha mai desiderato abbastanza. Bellissime ed elegiache le descrizioni del paesaggio del Suffolk, leggendo sembra di stare nei luoghi narrati, ed è la stessa voce di Edith June a rievocare le drammatiche vicende accadute cinquant’anni prima.
Perché in questa Arcadia inglese non tutto è come sembra e occorre vigilare sulle eventuali insidie che provengono da fuori, terribili avvisaglie di ciò che sarebbe accaduto dopo.
“Nell’aria innocente dell’estate” dove “il caldo era opprimente e l’aria era invasa da nugoli di farfalle” qualcosa stava per succedere.
L'aria innocente dell'estate
Amazon.it: 17,57 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’aria innocente dell’estate
Lascia il tuo commento