L’arte condivisa di Roberto Colantonio

Art sharing. Un nuovo rispetto per l’artista, una nuova fruizione dell’arte

Il mondo dell’arte è cambiato e la compravendita non è più la sola forma di commercializzazione attraverso cui le opere degli artisti vengono scambiate nel mercato.

In questo piccolo manuale, l’avvocato Roberto Colantonio ha voluto inquadrare le diverse forme di commercializzazione dell’arte che negli ultimi anni si sono sempre più diffuse e che, poiché non determinano necessariamente il passaggio di proprietà delle opere, danno vita al fenomeno detto Art Sharing. Alla constatazione che non sempre la compravendita garantisce all’artista il proprio sostentamento nel lungo periodo e quindi la possibilità di svolgere serenamente il proprio lavoro, si aggiunge l’ulteriore presa d’atto che il mercato dell’arte è un mercato come tutti gli altri e, come gli altri mercati, può giovarsi di vari e diversi istituti per la commercializzazione dei beni che lo caratterizzano i quali, soprattutto per gli artisti non ancora affermati, possono essere più agevoli e vantaggiosi della compravendita e permettere all’artista di ottenere dal proprio lavoro, attraverso la conservazione della proprietà dell’opera, delle entrate più regolari e diversificate.

La trattazione della materia è didascalica e suddivisa in tre parti. La prima di queste consiste in un’ampia panoramica sulle diverse figure giuridiche alternative alla compravendita, quali il noleggio, il comodato, la comunione, la multiproprietà ed altre. La seconda parte è quella più prettamente tecnica, vi si riportano gli articoli che nel codice civile disciplinano le figure contrattuali trattate nella prima parte e che possono meglio delineare, per chi non ha conoscenze giuridiche, il campo e il modo di applicazione delle varie fattispecie. La terza parte contiene i modelli contrattuali di Art Sharing pronti all’uso.

Il libro è il primo tentativo di inquadrare dal punto di vista giuridico un nuovo modo di commercializzare le opere artistiche, che tiene conto dei mutamenti che si sono verificati nel mondo artistico e commerciale tout court, in cui i desideri sono mutevoli: pochi sono coloro i quali possono, o vogliono, vincolare parte del proprio capitale in un’opera, come avverrebbe attraverso la compravendita.