L’imperatore della Cina
- Autore: Tilman Rammstedt
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Del Vecchio
- Anno di pubblicazione: 2011
Un mix di fantasia e di bugie caratterizza l’ultimo romanzo dello scrittore e musicista tedesco Tilman Rammstedt, "L’imperatore della Cina", vincitore del premio Ingeborg Bachmann 2008.
Il giovane protagonista, Keith Stapperpfenning, è nascosto da circa dieci giorni sotto la sua scrivania. Nessuno lo deve vedere, nessuno lo deve sentire. Una donna lo chiama insistentemente al telefono per informarlo della morte nel Westerwald del nonno e per chiedergli di recarsi a identificarlo; Franziska lo cerca disperatamente, mentre i suoi fratelli credono che sia ormai nella lontana Cina. Lui invece è lì, sotto quel tavolo, e ha lasciato partire da solo e in macchina quel nonno offeso e così bizzarro che presentava di continuo ai suoi tanti nipoti una nuova “nonna” molto più giovane di lui. L’ultima delle "nonne", Franziska, era finita per diventare l’amante proprio del protagonista...
Quel nonno così strano, al quale il giovane era profondamente legato, avrebbe voluto avere vicino Keith, il nipote prediletto, durante il suo viaggio in Cina. La Cina: il suo ultimo desiderio prima della tanto temuta morte, che quell’uomo eccentrico, testardo, oppressivo, ma estremamente vitale aveva sempre tanto rifiutato e cercato di esorcizzare con le reiterate frasi “Sto morendo” o “Presto non ci sarò più”. In Cina però non arriverà mai. Non riuscirà neanche a lasciare la Germania. Ed ecco quindi che la frase “Saresti dovuto venire”, nella penultima cartolina del nonno, suona come un rimprovero alle orecchie di Keith.
Morto il nonno, la sua messinscena deve continuare, ora anche più di prima. Deve escogitare qualcosa. Una guida turistica, carta e penna e tanta tanta fantasia… Aggiungiamoci inoltre la paura di dire la verità, i sensi di colpa, la voglia di evasione e l’irresistibile fascino dell’Oriente e prendono vita da sotto quella scrivania delle accattivanti ed emozionanti lettere ai suoi fratelli, resoconti fittizi del suo viaggio in Cina con il nonno, un viaggio in realtà mai fatto, ma che sembra diventare reale grazie alla straordinaria forza evocativa della parola e al potere dell’immaginazione.
Un romanzo sulle relazioni a metà, sui viaggi sognati, sui sogni rubati, sulle avventure immaginate, sulle verità non dette e sui ricordi pressanti. Un romanzo divertente e commovente allo stesso tempo, che mescola con grande maestria realtà e finzione, coinvolgendoci in una storia tutt’altro che scontata e banale.
L' imperatore della Cina.
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