L’inferno di Eros
- Autore: Elena Torresani
Il dono che qualsiasi viaggiatore curioso desidera di più è senz’altro quello di avere al suo
servizio una guida autoctona che gli sappia mostrare le meraviglie nascoste e prelibate del
paese nel quale ci si accinge a viaggiare.
Nel suo “Inferno di Eros” Elena Torresani si dimostra una guida arguta, spiritosa, e tanto
avveduta della nostra natura da sapere quali sono le cose che ci potranno maggiormente
piacere di quella terra piena di tesori che è la sessualità femminile.
I suoi costumi, le sue leggende, le sue regole segrete, le sue fantasie più intime ci vengono
rivelate con un candore e una schiettezza disarmanti.
Elena Torresani mette in campo, sempre con grande intelligenza, tutti i sentimenti che possono
attraversare l’anima di chi racconta della propria terra con ragionata passione: la nostalgia,
l’entusiasmo, il divertimento, il desiderio.
Il fastidio – che diventa per lo più indulgente ironia – per i turisti che ne percorrono le strade
con arrogante ignoranza, o con piglio qua e là maldestro, qua e là coloniale. La tristezza lieve
che viene dal ripercorrerne asprezze e contraddizioni.
Di tutto il bene che si può dire di questo libro, non si possono tralasciare, però, due rimpianti
piuttosto feroci che la sua lettura lascia dietro di sé, come tetti scoperchiati dopo un impetuoso
e bellissimo temporale estivo: il fatto di non aver letto prima (molto prima) nulla di simile, e il
pensiero di tutte le imperizie che si sarebbero potute evitare e di tutte le cose belle che si
sarebbero potute fare, grazie all’insegnamento di queste pagine preziose.
E il rammarico di non essere amici dell’autrice tanto intimi da poter sentirle raccontare a voce,
queste piccole storie piene di senso e piene di sensi, su un tappeto o intorno a un tavolo, con
voci e luci basse, dopo abbondanti libagioni. [2]
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’inferno di Eros
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