L’isola dei Graziati di Anna Maria Funari

Brian McGray è un brillante giornalista, anche se, da un po’ di tempo, la sua stella non brilla più come prima. Ma eccola, all’orizzonte, l’opportunità per rilanciare la propria carriera: deve assistere a un’esecuzione capitale. Un’iniezione, un liquido che ti entra nelle vene e puf! Tutto finito. Giustizia è fatta. O no? Brian si accomoda, ma all’ultimo momento legge qualcosa negli occhi di quell’uomo, qualcosa di indefinito, qualcosa che lo fa uscire dalla grande sala e tornare al giornale senza uno straccio d’articolo. Riuscite anche Voi a sentire le urla del suo capo? Sì, vero? E, come se non bastasse, il suo acerrimo rivale gli ruba la notizia… A questo punto, una sola cosa rimane da fare: una vacanza! Un po’ di relax in alto mare è ciò che ci vuole: telefona al suo migliore amico Ross e gli dice di preparare la sua barca, il Golden Dolphin. Le previsioni davano bel tempo stabile, quindi una tempesta lo coglie assolutamente impreparato. Solo un miracolo potrebbe salvarlo e il miracolo avviene. Brian si risveglia in un luogo sconosciuto, circondato da persone che non ha mai visto. Solo un ragazzo passa un po’ di tempo con lui e gli regala un oggetto… Tornato alla vita normale, Brian cerca in tutti i modi di ritrovare quell’isola, quella strana isola, ma qualcosa non quadra: gli appunti sulla rotta vengono rubati, il suo monolocale viene messo a soqquadro, qualcuno sembra pedinarlo… Ma lui non vuol cedere, vuole saperne di più su quest’isola e parte per quest’avventura, che lo porterà in giro per il mondo e che coinvolgerà i suoi amici Ross, Julie e Sarah…

Anna Maria Funari prende una romantica storia d’amore, inventa un’avventura e ci regala questo meraviglioso romanzo, pubblicato nel 2010 da Linee Infinite! Ho avuto la fortuna e l’onore di partecipare alla presentazione a Roma, presso la Terrazza Ara Coeli. A parte la cornice che definire magica è riduttivo, è stato sorprendente constatare come il clima non fosse quello solenne della presentazione rigida e categorica. Sembrava d’essere a una semplice chiacchierata tra amici, in cui si discuteva amabilmente e si interagiva, non esisteva la barriera autore/pubblico. Memorabile poi la lettura dei brani da parte di Doriano Rautnik. Non ha letto, ha interpretato, lasciando due dita di pelle d’oca ai presenti… In conclusione, vi dico solo una cosa: leggetelo! In un sorso o qualcuno di più, in qualunque modo Vi prenderà, fidatevi…