L’uomo con lo scandaglio. Storie di mare, abissi e meraviglie
- Autore: Patrik Svensson
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2023
Un saggio narrativo di Patrik Svensson inaugura la collana “I corvi” dell’editrice Iperborea. Come indica il sottotitolo – Storie di mare, abissi e meraviglie -, L’uomo con lo scandaglio si (im)pone come full immersion tra le stupefazioni del vasto macrocosmo acquatico e ciò che per libera associazione, o in maniera intrinseca, gli gravita attorno: capitani coraggiosi, esploratori, strane storie, creature leggendarie, e “mostri nel fondo cupo del mare” (per dirla con Alcimane).
Lo svedese Patrik Svensson è uno dei più capaci scrittori-naturalisti in circolazione, questo libro lo conferma: 222 pagine di totale malia, con suggestionanti incursioni in ambiti ulteriori ma funzionali al tema: astronauti, flora, popolazioni indigene, filosofia, blues (persino), a rimarcare il fatto evolutivo che in principio era il mare e dopo venne il resto. Come tutti i noumeni, e a dispetto delle tante esplorazioni, il pianeta acqua resta peraltro ammantato di mistero: un territorio di senso e geografia non sondati del tutto.
Nelle sue profondità più tenebrose - dove la luce non arriva e il buio è un’entità quasi palpabile, la vita è rarefatta, il clima perenne, la temperatura costante, protegge creature capaci di vivere più di 500 anni.
E dalla luce scendiamo nelle profondità. Dalla superficie piena di rumori dove il sole sorge e tramonta e la vita e il movimento scandiscono il ritmo con battiti cadenzati, immergiamoci nel mare, attraverso banchi di plancton e un fitto tessuto di alghe e andiamo ancora più giù, nell’oscurità di un blu sempre più cupo fino all’abisso privo di ogni luce. Giù dove il buio è sempre totale, dove la temperatura è costante per tutto l’anno, dove non esistono i giorni e nemmeno le stagioni. Un posto dove non succede niente (…) In un posto dove tutto sembra immutabile (…) il tempo diventa relativo. Come se la vita non fosse altro che attesa. Pensate allo squalo della Groenlandia, quel pesce gigantesco che fluttua solitario nell’oscurità più totale degli abissi del Mar Glaciale Artico (…) Pensate a quella vongola rimasta ferma al freddo per 507 anni a più di ottanta metri di profondità vicino all’Islanda…
Come si evince dal passo succitato, la prosa di Patrik Svensson è piena di grazie, fascinosa, L’uomo con lo scandaglio se ne avvale.
Per forma e contenuti si tratta di un libro trasversale – indagine scientifica, romanzo d’avventura, life story – comprendente epopee di uomini illustri e altri meno, votati in ogni caso al richiamo del mare: dai naviganti polinesiani che solcarono in canoa (!) l’Oceano Pacifico, fino a Jacques Piccard e lo statunitense Don Walsh, che si immersero a 10’916 metri di profondità a bordo del Trieste, scrutando per primi il panorama “alieno” della fossa delle Marianne; dalle leggende orali dei calamari giganti al capodoglio meta-significante Moby Dick.
È tutto tra le pagine di questo saggio a sua volta meta-significativo.
Un lavoro ampio e irretente che - sottotraccia - si interroga sugli arcani, e le domande prime poste dalla Natura, molte delle quali ascrivibili all’enigma ontologico che ci circonda. Un Mistero di cui il mare è simbolo incantevole-ingannevole-impenetrabile, per ciò carico di valenze perturbanti.
L'uomo con lo scandaglio. Storie di mare, abissi e meraviglie
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