La casa del caffè. Il profumo di un mondo lontano di Fenja Luders

La casa del caffè. Il profumo di un mondo lontano (Sperling e Kupfer 2023, titolo originale “Der Duft der weiten Welt”, trad. di Alessandra Petrelli) di Fenja Luders è il primo volume di una saga che profuma dell’inebriante aroma di caffè. L’autrice cresciuta in una fattoria sulla costa del Mare del Nord della Frisia, per studiare Storia e Scienze Politiche si è trasferita a Oldenburg, dove vive tuttora con la sua famiglia.

Amburgo, 1912.

Mina era perfettamente consapevole di non essere una bellezza. Glielo mostrava lo specchio tutte le mattine quando tentava invano di domare gli ostinati capelli biondi in una crocchia tirata.

Il viso rotondo con le lentiggini e il naso troppo grosso e leggermente storto, il mento con la fossetta, gli occhi azzurri con le ciglia chiare.
Però la fräulein di 17 anni, in procinto di diplomarsi, aveva da tempo le idee chiare su cosa desiderava per il suo futuro: un giorno era decisa a diventare indipendente. La ragazza intendeva essere qualcosa per sé, anziché limitarsi a riflettere il prestigio del marito e occuparsi dell’andamento della casa. Quindi Mina avrebbe studiato per guadagnarsi da vivere. Del resto frequentare l’università non era più impossibile per le studentesse.

Il nuovo secolo era iniziato solo da dodici anni, ma quanti successi avevano già conquistato donne intelligenti e ardite in quel breve lasso di tempo!

La sua volontà di studiare Medicina o Farmacia non era un capriccio giovanile: un numero sempre maggiore di università aveva aperto i corsi alle donne, in Inghilterra il genere femminile lottava apertamente per ottenere il diritto di voto.
Non restava che parlare con il padre Karl Deharde, proprietario di una prospera società di import-export di caffè grezzo nell’operoso e vivace quartiere chiamato “la Città dei magazzini” al porto.
L’importazione di caffè era un’attività delicata, piena di incognite, come sottolineava sempre Herr Deharde. La ragazza era certa che un figlio maschio avrebbe imparato il mestiere dalle fondamenta, lavorando come apprendista nell’ufficio della società anche se spesso dava una mano al padre in ufficio.

Mina, un personaggio dal carattere forte e intraprendente vuole abolire la regola ferrea non scritta, che le donne non hanno niente a che vedere con i mercanti di caffè amburghesi.
Una trama appassionante che cattura fino all’ultima pagina arricchito dall’esaltante fragranza della magica bevanda. Non resta che attendere di leggere il prossimo capitolo per scoprire che cosa riserva il domani alla nostra indomita eroina.

Con la giornata odierna assumo io, Mina Deharde-Lohmeyer, la direzione della Kopmann & Deharde.