La città assediata
- Autore: Margaret Oliphant
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2023
Elliot Edizioni nella sua Collana “Raggi” pubblica per la prima volta in Italia La città assediata (2023, titolo originale A Beleaguered City, traduzione e Introduzione di Erica Caimi) della scrittrice e poetessa scozzese Margaret Oliphant (Wallyford, 4 aprile 1828 – Londra, 25 giugno 1897), racconto lungo pubblicato per la prima volta sul “New Quarterly Magazine” nel gennaio 1879 e riveduto l’anno seguente per l’edizione in volume.
Solo passeggiando in un cimitero che sia di campagna come cantava Lucio Battisti o che sia anglosassone, una distesa di erba con lapidi più o meno antiche stilizzate o che sia un cimitero militare con tante croci bianche testimoni perenni di chi è morto per la propria patria, comprendiamo il vero valore della vita.
Un’esistenza la nostra sempre più materialista, votata alla realizzazione di sé, mentre in televisione nei telegiornali scorrono immagini di morte. E se un giorno le anime dei morti si risvegliassero per giudicare i viventi sempre più edonisti, avidi, meschini e materialisti?
È quello che accade in una splendida giornata di sole del luglio 1875 a Semur, nell’Alta Borgogna quando una strana ombra si posa sulla città, l’estate si è tramutata in inverno, i morti sono resuscitati dalle loro tombe. Suoni inquietanti, visioni misteriose, e percezioni spettrali pervadono l’atmosfera. La storia è raccontata da cinque diversi narratori, tre uomini e due donne, mentre a Semur gli abitanti si dividono in due categorie di pensiero riguardo ai fenomeni insoliti che si abbattono sulla città. I razionalisti sostengono possa essere una calamità naturale o un trucco confezionato dalla Chiesa, mentre i più religiosi temono sia la punizione di Dio per le condotte troppo materialiste degli abitanti stessi.
Primo romanzo fantastico di Margaret Oliphant, la cui esistenza fu segnata da lutti, disgrazie, povertà che seppe riscattare grazie al suo ingegno e a una grande produzione letteraria. Circa novantadue romanzi, oltre venti biografie, numerosi racconti e svariati saggi, sperimentando molteplici generi narrativi.
La critica non ha mai perdonato a Oliphant di aver scritto troppo per motivi pecuniari senza curarsi troppo del livello letterario.
Una tra le scrittrici più apprezzate dalla Regina Vittoria, ingiustamente dimenticata e riscoperta di recente, ma il suo oblio era del tutto ingiustificato, perché Margaret Oliphant non ha nulla da invidiare alle contemporanee Elizabeth Gaskell o George Eliot, in quanto molte delle sue opere sono di un elevato valore artistico.
In queste pagine Oliphant, costruisce una imperdibile ghost story sul ritorno del mondo dei morti. Il volume si rivela una perfetta lettura per questo periodo dell’anno, anche perché la novella gotica non solo è divisa tra realismo fin troppo crudo e soprannaturale ma ha un impianto narrativo moderno e innovatore per l’epoca vittoriana.
Infine il testo dimostra la grande cultura di Margaret Oliphant, che spaziava su più fronti. Raccontare il soprannaturale per rivelare “le carenze di una società che ripone la sua fiducia nel progresso e nella ricchezza materiale, ed espone i limiti della visione scientifica o meccanicistica del mondo, che non può fornire una spiegazione adeguata al vero significato della vita”, come sottolinea nell’introduzione Erica Caimi.
La città assediata
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