La dichiarazione
- Autore: Gemma Malley
Inghilterra, anno 2140: la messa a punto di un farmaco rivoluzionario ha permesso di sconfiggere la morte e gli esseri umani hanno così raggiunto il tanto agognato privilegio di vivere in eterno. Ma il rovescio della medaglia è la sovrappopolazione che minaccia il pianeta e le risorse destinate ai suoi abitanti. Per questo è stata introdotta la Dichiarazione, con la quale le coppie si impegnano a non mettere al mondo altri esseri umani. In alternativa esiste la Rinuncia: rinunciare all’immortalità per poter procreare. Ma ci sono anche bimbi che, sfuggendo alle maglie del sistema, nascono da coppie non rinunciatarie e vengono catturati, dichiarati Eccedenze e portati in speciali istituti dove saranno educati a diventare “Risorse utilizzabili”: cioè a dimenticare i propri bisogni personali, sogni, speranze e dedicarsi solo a tacere e servire i Legali, per espiare il proprio Peccato di Esistenza. Anna, Eccedenza, che nel suo istituto è già diventata Prefetto, si impegna con tenacia nel seguire le regole e odiare i propri genitori, egoisti che mettendola al mondo hanno pensato solo a se stessi. Ma un giorno nel suo istituto arriva Peter, che la chiama Anna Covey, che conosce i suoi genitori e che le assicura che loro la amano quanto si può amare…
Dichiaratamente un libro di fantascienza, viene paragonato, in copertina, a “1984” di George Orwell e a “La strada” di Cormac McCarthy, ai quali si avvicina certamente come tematica. L’atmosfera generale di questo romanzo, però, è notevolmente meno cupa rispetto agli altri due, a tratti perfino ingenua, quasi adatta ad un libro per ragazzi. La massima punizione fisica di cui si parla sono le percosse, se si escludono certi metodi utilizzati dai Catturatori, ma la parte più inquietante ed oscura del libro è rappresentata dalla pressione psicologica sulle Eccedenze, tesa a ridurli ad entità senza carattere ne’ pensieri. La stessa Anna, partendo da una ribellione quasi involontaria come il tenere un diario, inizialmente reagisce alle parole di Peter con il rifiuto e l’attaccamento ai propri doveri, ma la strana attrazione che sente per lui ed una scoperta sconvolgente la portano a fidarsi e ad affrontare il mondo esterno. Ma anche lì, ancora schiacciata dai condizionamenti, non le sarà subito facile prendere coscienza del suo nuovo stato ed accettare le parole di Peter, convinto che i veri ladri non siano le Eccedenze, ma i Legali che rubano loro il diritto di nascere…
I due attualissimi temi di fondo, la lotta all’invecchiamento ed il problema della sovrappopolazione, e le soluzioni proposte, altamente lesive dei diritti umani, sono di grande interesse e d’invito alla riflessione, mentre lo stile semplice e non troppo noir potrebbe costituire non un limite ma un vantaggio, portando alla lettura di questo romanzo anche quelle persone alle quali il genere di per sè incute un certo timore. Si tratta in fondo di un libro che celebra la vita, sacra ed inviolabile, l’unica cosa per cui è degno infrangere le regole e mettersi a rischio delle peggiori ritorsioni, fino a donare la propria per quella di un altro.
La dichiarazione
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