Le fedeltà
- Autore: Diane Brasseur
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2015
“Non voglio invecchiare. Ho cinquantaquattro anni e, da un anno, tradisco mia moglie con un’altra donna, più giovane di me, una giovane donna che ha ventitré anni meno di me”.
È la sincera dichiarazione di un uomo maturo il quale, da quando ha una relazione extraconiugale, si sente più giovane.
“Mi sono rimesso a fare jogging al mattino”.
Il fedifrago, rinato a nuova vita, “ogni cosa mi emoziona”, vive a Marsiglia con la moglie, la figlia quattordicenne e suo padre da poco trasferitosi da loro. Il protagonista si divide tra Marsiglia e Parigi, dove lavora e spesso, per stare con l’amante Alix, si trattiene per il fine settimana ospitato nel suo appartamento.
Intanto a Marsiglia la vita scorre tranquilla con il solito tran-tran quotidiano: la moglie si occupa dell’andamento del ménage familiare per esempio andando al mercato a fare la spesa con il suocero o passeggiando insieme sul lungomare. Tutte le sere la sua sposa lo chiama per fare due chiacchiere e prima di riagganciare “mi manda un bacio e io ricambio”. Quindi, tutto sembra essere sotto controllo, almeno in apparenza.
All’improvviso, il giorno stesso della partenza per New York per le vacanze di Natale con la famiglia, l’uomo sente che è giunto il momento di fare il punto della situazione. Un bilancio di dodici mesi percorsi su due binari paralleli: Marsiglia e Parigi. Appena sveglio, mentre la moglie e la figlia dormono, l’homme seduto nel suo studio di fronte la scrivania, la stessa dove la figlia studia, intuisce che deve fare una scelta tra le due donne. L’uomo è ancora innamorato della moglie “la trovo bella” e della vita che hanno costruito insieme. Nello stesso modo si rende conto di non riuscire a vivere senza Alix “non posso lasciarla” mentre stila l’elenco delle cose che non farà più senza di lei. È attratto non solo dalla sua giovinezza “il suo collo è giovane” ma anche dalle nuove possibilità che la loro relazione comporta. Inoltre se Alix “è gelosa ma non lo dà a vedere” e se lui cerca di non nominare la consorte di fronte a lei, la ragazza d’altro canto non vorrebbe che l’amante andasse in vacanza a New York con la sua famiglia. Certe sere quando i due amanti sono insieme nell’appartamento della ragazza a Parigi, l’uomo sente che moglie, figlia e la sua casa gli mancano, “non sono a casa mia, e da me sto diventando un estraneo”. Il protagonista riflette che facendo l’amore con le sue due donne “non so più chi tradisco con chi”. Peraltro ad Alix non ha mai promesso che lascerà la moglie.
“Che cosa aspetto? Che qualcuno prenda una decisione al posto mio?”.
La scrittrice franco-svizzera con questo romanzo d’esordio, un caso letterario in Francia, entra nell’animo e nella mente di un uomo che cerca di capire quale delle due donne gli sia più necessaria per vivere.
Tra le pagine de Le fedeltà si evince l’abilità della scrittrice parigina di ragionare come un uomo, con il suo costante riferimento al desiderio, al corpo e alla vicinanza fisica, rendendo realistico ciò che l’uomo pensa e dice. Il libro, narrato nella forma di un monologo interiore, con una scrittura scorrevole e vivace, non potrà non coinvolgere tutti quei lettori che si trovano nella stessa situazione del protagonista, condividendone le ansie, le domande e gli stessi dubbi.
In poco più di cento pagine Diane Brasseur compendia un tradimento analizzando psicologicamente i protagonisti del rapporto e i conseguenti tormenti che comportano. In questo romanzo dove non ci sono né vincitori né vinti, la bravura della scrittrice sta nel fatto che non prende le parti di nessuno degli attori della commedia. Se molti uomini sono soddisfatti di condurre una doppia vita, il protagonista no. “Amo mia moglie e Alix mi manca” e non ama l’infedeltà: ”Non amo la parola amante”. Per lui le due donne sono complementari e se non riuscirà a fare una scelta, rimarrà, paradossalmente, fedele a entrambe.
“Ho una doppia vita da un anno. Sono scivolato in questa situazione senza opporre resistenza”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le fedeltà
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Diane Brasseur, che vive a Parigi e lavora anche come sceneggiatrice riesce in questo breve libro, recensito egregiamente, a parlare di amore e di sesso in modo anaffettivo.
Le sue copule hanno qualcosa di meccanico, di statico, riesce già a vederle scritte, mentre fa l’amore con l’amante di nome Alix.
Questo è dovuto all’uso costante di mail, di messaggi sullo smartphone, di telefonate continue; l’uomo per prima cosa mette sotto carica il personal computer e il cellulare, niente è lasciato al caso. La Brasseur sembra quasi ricreare un certo "gelo passionale", una sorella piccola e moderna del grande Laclos con le sue "Relazioni pericolose".
Come dice Antonella Stoppini, tutto questo perché il vero incubo di questo uomo di cinquantaquattro anni è la vecchiaia e l’impotenza sessuale.
Non è un caso che il libro inizi proprio con le parole:"Non voglio invecchiare, non voglio pensare alla morte con serenità".
La doppia vita moglie-amante è solo un espediente per procrastinare la morte, un avvenimento inevitabile.