La felicità delle piccole cose
- Autore: Caroline Vermalle
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2014
È quasi giunto Natale e se non possiamo farlo davvero, regaliamoci un viaggio immaginario a Parigi leggendo le pagine de La felicità delle piccole cose (Feltrinelli, 2014), nel quale la città più romantica al mondo è protagonista assoluta.
“A Parigi la neve cadeva sulle rive della Senna, nel cuore dell’Ile Saint-Louis, le aiuole nel piccolo giardino dell’imponente palazzo all’angolo tra quai d’Anjou e rue Poulletier erano già completamente bianche. Frédéric Solis spinse il portone, che cigolò”.
Il quarantenne avvocato, alto, ricci castani e occhi scuri “come cioccolato fondente”, dal fisico atletico e aspetto sempre impeccabile stava tornando nel suo bell’appartamento dal quale si godeva la vista di Notre-Dame, il Panthéon, la Tour Montparnasse e la Tour Eiffel. Il Natale si avvicinava e la mente di Frédéric ritornava al Natale del 1979 quando da bambino addobbava l’albero con suo papà ma quella sarebbe stata l’ultima volta. Infatti di lì a poco il suo père sarebbe uscito da casa per non tornare più. Dopo tanti anni l’inspiegabile abbandono ancora lo tormentava.
Nella sua abitazione nessuno lo stava aspettando, la sua ultima relazione era finita da poco e il ricordo della bella Marcia Gartener era per lui ancora doloroso. L’unica compagnia e consolazione erano i quadri che amava collezionare, quello stesso giorno gli era stato consegnato un piccolo dipinto del pittore inglese impressionista Alfred Sisley, che raffigurava “un grigio paesaggio innevato, quieto e poetico”. L’apparente algido avvocato “implacabile e costoso” nel rimirarlo si era commosso fino alle lacrime. Non era un periodo semplice per Solis, la sua passione lo aveva fatto indebitare conducendolo verso il tracollo finanziario. Ma come per magia aveva ricevuto da un notaio la convocazione a presentarsi: era entrato in possesso di un’eredità.
Grande era stata la sorpresa quando aveva scoperto che il lascito consisteva in una scatola di cartone contenente una mappa e quattro biglietti: uno per un viaggio in treno, uno per una gita in barca, uno per entrare al giardino di Giverny e uno per visitare il Musée d’Orsay.
Seduto su una panchina allo Jardin de Bagatelle, uno dei più belli di Parigi, Frédéric aveva intuito il legame che univa i quattro biglietti: i pittori impressionisti. A Giverny si poteva visitare il giardino del pittore francese Claude Monet, mentre il Museo ospitava la più grande collezione al mondo dedicata all’impressionismo. Inoltre, le prime tappe erano Eragny e Vétheuil due località in riva alla Senna, dove avevano vissuto e dipinto “en plein air” Auguste Renoir, Camille Pissarro, Claude Monet, Alfred Sisley, Paul Gauguin e tanti altri.
Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Solis aveva accettato la sfida che l’avrebbe portato nelle località dei suoi amati pittori, dove avrebbe conosciuto personaggi stravaganti e simpatici che piano piano avrebbero sciolto il gelo del suo cuore. Solis nella ricerca del misterioso benefattore era aiutato dalla goffa ma tenera assistente Petronille, graziosa, “dai boccoli castani”, esperta nel preparare eccellenti bigné e segretamente innamorata del suo principale.
Caroline Vermalle con questo accattivante e coinvolgente libro, il primo tradotto in Italia, ha il merito di narrare d’arte in modo piacevole. La penna elegante e lieve della scrittrice francese si muove tra un’intrigante mappa del tesoro e meravigliosi dipinti rivelando al lettore che in fondo quello che conta nella vita sono i legami d’affetto e la serenità che si trova nelle piccole cose quotidiane.
“Mi trovavo nel giardino di Giverny, un giorno all’alba, sola. La mia fervida immaginazione non ha potuto fare a meno di pensare che Claude Monet fosse lì e mi stesse parlando. Da quel momento in poi sapevo che avrei scritto su di lui”.
Così si è espressa l’autrice francese in una recente intervista su cosa l’avesse ispirata per scrivere il delicato Une collection de trésors minuscule.
“No non era un brivido, piuttosto un leggerissimo soffio, il battito d’ali di un uccello che si alza in volo. E contemporaneamente balenava improvviso il ricordo di un istante passeggero: la felicità delle piccole cose”.
La felicità delle piccole cose
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La storia si dipana in una Parigi invernale, coperta di neve e per questo resa ancora più romantica e nello stesso tempo più “difficile” da percorrere.
Il protagonista, Fréderic Solis è un avvocato di successo abbastanza giovane, con la passione delle opere d’arte. Ama la bella vita, le auto sportive e soprattutto ama investire in quadri di gran pregio fino ad indebitarsi e rovinarsi, come spesso succede.
Alle spalle ha una situazione familiare difficile, che lo ha influenzato nella scelte della sua vita privata.
Intorno a lui diversi personaggi tra cui Pétronille e Dorothée, due sorelle molto legate tra loro, Jamel, Marcia, Bertrand, Maurice, Gilles, Simon, Fabrice Nile e Ernest Villiers. Tutti con le loro storie.
Vengono coinvolti insieme a Fréderic in una particolare caccia al tesoro , che lo farà tuttavia maturare.
Si leggerà di pittori come Sisley e Monet e di luoghi come la villa e il giardino di Claude Monet, Il museo d’Orsay, les Jardins de Bagatelle e altri.
Insomma è una storia articolata e delicata allo stesso tempo. Una lettura avvincente che a tratti invita ad approfondire qualche nozione culturale.
Indizi della mappa:
“Ricorda il grande amore
che dentro di sé nascondeva l’inverno”
“Cogli al volo l’incanto del tuo piccolo lago
o presto regnerai su un mare di fiori appassiti”
Emma Rotini
12 settembre 2016
Avrei voluto inserire come immagine la riproduzione di "La gazza" di Claude Monet (1868) se possibile.