La grande Guerra
- Autore: Mario Isnenghi e Giorgio Rochat
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: il Mulino
- Anno di pubblicazione: 2014
"La grande Guerra", scritto da Mario Isnenghi e Giorgio Rochat (Il Mulino, 2014), è un saggio storico che descrive approfonditamente gli eventi e le cause della prima guerra mondiale, le tecniche di guerra, le armi a disposizione dei due schieramenti e l’organizzazione degli eserciti durante le diverse battaglie che scandirono il conflitto.
Gli autori, Mario Isnenghi e Giorgio Rochat, due professori universitari di storia contemporanea, hanno messo insieme le loro conoscenze specifiche per portare all’attenzione del lettore un grande affresco storico-politico, che comincia con la descrizione degli antefatti della prima guerra mondiale (l’illusione che la guerra sarebbe stata breve, la "disfatta dell’internazionalismo socialista", il contributo dato all’impresa bellica dalla rivoluzione industriale ) e si conclude con la vittoria dell’Intesa.
La convinzione che la guerra si sarebbe esaurita in poco tempo
“era motivata con l’impossibilità per i belligeranti di sostenere a lungo il peso di un conflitto che avrebbe chiamato alla armi milioni di uomini e avrebbe provocato l’arresto della produzione agricola e industriale.”
E invece la guerra continuò molto più del previsto, portando anche all’impiego delle donne nelle fabbriche e alla "militarizzazione" degli assetti industriali.
Gli autori si soffermano con gran cura sui vari orientamenti politici e culturali presenti in Italia prima della partecipazione al conflitto (interventisti, neutralisti) e sull’organizzazione dell’esercito italiano nel momento in cui, a seguito del Patto di Londra, l’Italia entrò in guerra a fianco dell’Intesa.
Grande spazio viene dato alla descrizione dell’azione di Cadorna, l’inflessibile "Generalissimo" che si dimostrò spietato con i soldati al fronte, e impose loro una rigida disciplina e pesanti condanne in caso di violazione degli ordini.
In realtà Cadorna, uomo non più giovane e prigioniero di rigidi schemi mentali, fu poco capace di comprendere i malumori dei soldati, i quali si trovarono ad affrontare una spossante guerra di logoramento:
“Cadorna aveva 65 al momento dell’intervento...il terribile sforzo di dominare gli avvenimenti gli aveva impedito di coglierne la complessità, per esempio di avere un’idea meno astratta dei soldati.”
Dopo la sconfitta di Caporetto, Armando Diaz, che sostituì Cadorna, riorganizzò l’esercito stando maggiormente attento alle esigenze dei soldati, e superando quindi la rigida impostazione punitiva di Cadorna:
“Diaz aveva un diverso stile di comando, che lo avvicinava ad un generale come Eisenhower più che al modello napoleonico di troppi comandanti.”
“La grande Guerra” descrive gli antefatti di Vittorio Veneto, la vittoria della guerra e l’armistizio di Villa Giusti, la fine del conflitto e il mito della "Vittoria Mutilata". Si sofferma inoltre, con abbondanza di dettagli, sulla forme di lutto collettivo istituite dopo la guerra per commemorare i soldati morti al fronte, il cosiddetto "Mito Pustumo", rappresentato dalla salma del Milite Ignoto collocata al Vittoriano.
Questo libro si propone, quindi, come un’interessante lettura a tutti coloro che amano avere una visione più ampia e approfondita dei fatti storici del secolo scorso.
La Grande guerra. 1914-1918
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