La lettrice di mezzanotte
- Autore: Alice Ozma
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2015
Questa è la storia di un amore che trova nella lettura il suo punto di forza.
Jim Brozina, padre di Alice, è un bibliotecario che si ritrova solo, seppur molto giovane, poiché la moglie se ne va di casa e abbandona sia lui che le figlie. Non è facile, per un uomo, riorganizzare la propria vita e neanche, per le ragazze, adeguarsi ad abitudini diverse da quelle di un tempo. Eppure questo avviene e la testimonianza è proprio “La lettrice di mezzanotte” (Sperling & Kupfer, 2015) di Alice Ozma, una storia fatta di affetti, di legami che vengono rinsaldati ancor più dalla passione per i libri, aiuto nel superare ostacoli e quotidiane difficoltà.
Jim, bibliotecario per necessità e per passione, si trova con il proprio modesto stipendio, a mantenere le figlie Kath ed Alice Ozma. La prima lascia presto casa poiché, adolescente e assai portata per le lingue, studia sia in un college che all’estero. Alice rimane con il padre e per i due inizia una convivenza, nei primi tempi, non facile e dolorosa a causa delle assenze di chi si ama. Poi, quasi magicamente, tra padre e figlia, s’instaura un legame fatto di piccole ma grandi abitudini che rinsaldano ancor di più l’affetto tra loro. Quando Alice ha poco più di nove anni e frequenta la terza elementare, ha inizio la “Serie”: papà che già da tempo le leggeva libri ad alta voce, le promette di farlo per cento ore, suddivise in dieci minuti o poco più ogni giorno, partendo da uno dei libri del fantastico mondo di Oz. Quella promessa si prolungherà per più di tremila sere, circa dieci anni e diverrà una vera e propria maratona di lettura.
E’ la stessa protagonista, nonché io narrante ed autrice del romanzo, a chiederlo al padre che non può dir di no alla sua adorata “Lovie”, soprannome tratto dal mondo letterario e che egli usa per la figlia. Per Alice è tutto naturale ma per Jim affrontare tempi di lettura così lunghi è piuttosto sconvolgente: certo, sarebbe stato abbastanza semplice leggere, per dieci minuti a sera, ad alta voce, un brano alla figlia, ma come proseguire senza mai perdere un appuntamento nel tempo? Come affrontare i tempi di crescita di Lovie con le letture più adatte? Come leggere brani che talvolta potevano mettere ambedue un po’ in imbarazzo perché, pian piano, la figlia cresceva ed aveva sempre più una personalità sua? In fondo lui era sempre il padre e lei la figlia che si sdraiava accanto a lui nel lettone per ascoltarlo; ambedue, però, avevano una sorta di pudore, di riservatezza che, pur lasciando ampio spazio al dialogo attraverso le letture, non faceva loro esternare molti effusioni. Quindi, mentre si leggeva, si era sempre fisicamente un po’ distanti, eppure quella passione li teneva vicini come una cosa sola.
I libri ed il loro contenuto si rivelano il mezzo che rinsalda l’amore fra padre e figlia, quello che permette ad Alice, ormai cresciuta, d’esser lei d’aiuto al padre quando il suo lavoro in biblioteca non viene più apprezzato. S’è fatta strada la tecnologia e, con essa, acquistano valore i computer e si svilisce l’importanza della lettura, della comunicazione interpersonale. Non c’è più tempo per ascoltare, per pensare… Il mondo è cambiato e Jim non lo accetta o, meglio, non lo condivide. Alice, ora lontana per gli studi, gli è comunque accanto e, sebbene la “Serie” abbia dovuto finire, lei ha in comune con il padre le antiche passioni e lo sprona a non abbandonare ciò in cui crede.
Lettura, sentimento, amore: ecco di cos’è fatto questo libro così come la vita che non ha senso senza gli affetti, senza l’esternazione di stati d’animo sia letti che espressi ad alta voce.
Nel libro è assai rivalutato il ruolo della lettura, soprattutto ad alta voce. La sua valenza è molto grande: lega e coinvolge chi legge e chi ascolta e addentra tutti in un mondo che non si conosce ancora. Quanti libri potrebbero esser letti così! Tra essi, ad esempio e secondo l’esperienza di chi scrive, graditissimo ai bambini è “Le Streghe” di Roald Dahl in cui spicca il personaggio della Strega Suprema, acerrima nemica dei bambini. La lettura ai piccoli serve per esorcizzare le loro paure, soprattutto se fatta da un insegnante o un genitore. La Strega Suprema ben si presta a essere interpretata: il suo parlar duro, le sue movenze, i suoi tratti possono esser magistralmente rappresentati e attraggono l’attenzione dei bambini. Gli stratagemmi per render più vivo il personaggio assicurano l’ascolto e l’interesse garantito.I piccoli s’affezioneranno alla storia e, si spera, anche alla lettura in generale.
Se invece si vuol rasserenare e, al contempo, trasmettere dei messaggi positivi, cosa c’è di meglio dell’ascolto di pagine de Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry? Ogni incontro del protagonista con personaggi nuovi, ogni dialogo risulta esser magico un po’ per tutti, dai piccoli in su. Perché non provare?
Alice Ozma, giovanissima autrice, ha portato sulla carta la propria storia che si rivela bella, pulita, di valore e che tanti fra genitori, insegnanti, educatori e anche ragazzi dovrebbero conoscere. “La lettrice di mezzanotte”, storia antica e nuova, quasi senza tempo, è già, per il valore intrinseco, un grande successo.
La lettrice di mezzanotte
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Un libro speciale che ti fa vivere bellissime emozioni, mentre lo leggi!❤️❤️