La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri di Beppe Severgnini

Decine di milioni di italiani non si curano dei conflitti d’interesse (chi non ne ha?), delle promesse mancate (chi non ne fa?), delle leggi su misura (lui che può!), dei guai giudiziari (e se domani toccasse a noi?) pag.22

Silvio Berlusconi si apprezza o si detesta. Il Cavaliere divide da anni gli italiani. C’è chi lo vota, lo ammira, persino lo santifica. E chi gli vota contro, lo denigra, lo odia. Sicuramente egli, a prescindere da come la si pensi, lascerà un’impronta indelebile nella storia politica nazionale. Già da tempo ormai si parla di berlusconismo, in quanto il politico e, più in generale, l’uomo è entrato nella carne viva e nelle ossa di questo paese.

Con raffinata vena ironica di giornalista dal respiro internazionale, Beppe Severgnini cerca di spiegare i motivi del grande consenso elettorale di cui beneficia il Cavaliere, da quasi un ventennio.
Le ragioni di tanta longevità politica vanno ricercate, per esempio, nella sua capacità di saper parlare alla pancia degli italiani. Dire cose che molta gente pensa e desidera ascoltare.
Berlusconi rappresenta la proiezione del carattere tipico dell’italiano medio, attraverso l’ uso accorto di un linguaggio comprensibile e alla portata di tutti, assai distante dal politichese generalmente parlato nei palazzi del potere.
L’eterno conflitto di interessi anziché indignare, viene tollerato e quasi snobbato dalla maggioranza degli italiani a fronte di un carisma fuori dall’ordinario, capace di intrigare milioni di persone. E anche i tantissimi che lo votano più per mancanza di alternative credibili che per convizione.

Severgnini tenta di spiegare, in modo divertente e al contempo rigoroso, le cause che hanno portato più volte Berlusconi a vincere le elezioni. Spiegazioni tuttavia riservate ai posteri, come riporta il sottotitolo. Agli italiani di oggi è inutile: ciascuno di noi, infatti, ha radicati in sé un’idea e un giudizio sull’uomo politico. E difficilmente sarà propenso a rivederli.
Una guida quindi per i nostri figli e i nostri nipoti. Per chi un giorno, più o meno lontano, studierà sui libri di storia l’avvento del berlusconismo in Italia.