La poesia salva la vita di Donatella Bisutti

Che cos’è la poesia? La poesia è un modo di guardare il mondo (guardare con stupore, con disappunto, con meraviglia) trovando sempre significati inimmaginabili o che nessuno ha mai intuito; è un modo per esprimere sentimenti e stati d’animo (amore, amicizia, odio, dolore), approvazione o disapprovazione verso qualcosa ed quindi anche, se vogliamo, per fare politica. Poesia è anche gioco, bellezza, felicità, disperazione, coraggio. A tutto questo la poesia dà concretezza, come se creasse degli oggetti (non a caso l’etimologia del termine deriva dal greco poiein = fare, fabbricare); i poeti, dunque, sono stati e sono capaci di trasformare le loro emozioni in una forma che le ha rese concrete, vive, visibili utilizzando come mezzo la scrittura. Per questo un grande poeta – e tutti possiamo esserlo – è colui che, capace di isolare e concretizzare in parole delle emozioni intense sia a livello personale che collettivo (come nei poemi omerici), comunica in modo unico grandi valori come, ad esempio, la libertà. E’ quello che ha fatto Paul Eluard in Coraggio, dando voce alla Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale, o Vittorio Sereni il quale, in Diario d’Algeria, ha scritto contro la cieca esperienza della guerra. Si può comunque fare poesia su tutto, anche sugli oggetti più comuni, da un uovo (Giovanni Raboni ne Il più freddo anno di grazia) a una moneta (Giovanni Giudici, La moneta) purchè quei versi insegnino a guardare il mondo con occhi diversi, purchè ogni immagine scaturita da un testo poetico sia unica e questa unicità conferisca alla poesia una perfezione che noi chiamiamo “bellezza”. Questa bellezza, esaltata dalla musicalità del linguaggio poetico, può salvare la vita nel momento in cui le immagini, le sensazioni e le emozioni, rimaste nella nostra memoria profonda come tracce di un particolare modo di guardare il mondo, ci trasmettono la forza di affrontare i momenti difficili della vita, di difenderci dalla banalità dilagante e dal conformismo, ci danno la forza, insomma, di essere veramente liberi e interiormente vivi.