La prossima volta
- Autore: Holly Goddard Jones
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2015
Nel mio immaginario il Kentucky lo ricordavo soprattutto per il “Kentucky Fried Chicken”, ma questo lungo romanzo, La prossima volta, il primo di Holly Goddard Jones, presenta quello Stato e la piccola città di Roma, al confine con il Tennessee, sotto una luce terribile che racconta molto della più profonda provincia degli Usa, come solo grandi scrittrici, penso a Elizabeth Strout e a Joyce Carol Oates, sono state capaci di fare in questi anni con i loro straordinari libri.
La storia che l’autrice racconta si svolge nel 1993 partendo da una junior high school, nella classe dove insegna inglese Susanna Mitchell. Tra gli alunni tredicenni c’è Emily Houchens, ragazzina difficile, non bella, malvestita, oggetto di derisione da parte dei compagni, tra i quali Christopher Shelton, ragazzo fascinoso che ha un flirt con Leanna, la figlia di un potente e ricco avvocato.
Emily è una ragazza solitaria, con una famiglia modesta, un fratello lievemente ritardato, e ha l’abitudine di girare nei boschi prima di tornare a casa da scuola, in una periferia desolata e abbandonata; in un pomeriggio di fine ottobre tornando da uno dei suoi vagabondaggi Emily si trova sotto i piedi qualcosa di insolito, dalle foglie bagnate e dal terriccio spunta un braccio... La ragazza capisce di trovarsi di fronte ad un cadavere semisepolto, ma pensa di tenere per sé il terribile segreto. Nei suoi pensieri c’è Christopher, il compagno da cui è attratta, con il quale sogna di condividere la macabra scoperta per rendersi finalmente interessante ai suoi occhi.
Le storie che nel romanzo si intrecciano sono numerose e coinvolgono diversi personaggi: l’insegnante Susanna, sposata con Dale e madre di una bimba è preoccupata per la scomparsa di sua sorella Ronnie, una single un po’ svitata, abituata a molti uomini e molto alcool: denunciandone la scomparsa alla polizia incontra Tony Joyce, un detective nero, ex giocatore di baseball di cui era stata innamorata da adolescente, che la riconosce e accetta di aiutarla.
Wyatt Powell è un anziano mite operaio, che vive solo, in compagnia del vecchio cane Boss; la sua vita in fabbrica si sta facendo difficile perché non riesce più a stare dietro ai ritmi incalzanti dei giovani immigrati dell’est europeo, e una sera accetta di seguire un gruppo di colleghi più giovani che lo portano in un bar, lo fanno ubriacare, lo deridono, lo abbandonano. Sarà Ronnie, anche lei nello stesso bar, a soccorrerlo a pagare il conto dei drink e a riportarlo in città.
I vari filoni del romanzo si mescolano e convergono verso un finale inatteso rendendo la trama sempre più drammatica. L’autrice sa padroneggiare una materia complessa, nella quale la descrizione degli ambienti, le abitudini delle persone, i modi di dire e di relazionarsi, i rapporti familiari, di coppia, di amicizia, trovano una loro esemplificazione nei caratteri dei diversi personaggi. Nel racconto hanno spazio temi diversi e tutti di grande attualità: dal razzismo, che viene vissuto dal poliziotto Tony come ricordo di ciò che non poteva essere, il rapporto con la bianca Susanna, alla discriminazione generazionale sul posto di lavoro; dalla qualità della scuola, incapace di fronteggiare efficacemente bullismo, razzismo, prevaricazione sociale, alla piaga della violenza nei locali pubblici, dove l’alcool lascia le sue vittime; solitudine, segregazione, disagio sociale sono il quadro intorno a cui Holly Goddard Jones costruisce il suo ambizioso romanzo, nel quale la lettura dei romanzi in classe non riesce ad essere davvero formativa per adolescenti inquieti, irridenti, in fondo insicuri.
La storia dell’educazione sentimentale di Emily e di Christopher, che cresceranno dopo la terribile esperienza nella quale si trovano coinvolti, un po’ più vicini e più consapevoli, soprattutto dopo essersi confrontati con l’imprevedibilità e la pochezza degli adulti a cui sono affidati o che hanno incrociato sul loro cammino.
La prossima volta
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