La scuola sui binari
- Autore: Ángeles Doñate
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2020
Il quarantenne ispettore capo della Dirección General de Educación Hugo Valenzuela è incaricato di liquidare l’ultimo vagone scuola, superstite del progetto Escuela Pública Artículo 123 che aveva istituito delle scuole mobili, allestite su vagoni ferroviari, al fine di alfabetizzare le popolazioni povere messicane. Ciò è reso necessario dai forti interessi commerciali in gioco, a cui non interessa la popolazione povera che ne ha beneficiato.
Ángeles Doñate, di formazione giornalista, per anni ha insegnato a leggere e scrivere agli adulti ed è stata attiva nell’ambito della comunicazione sociale. Il romanzo La scuola sui binari (Feltrinelli, 2020, traduzione di Alice Pizzoli) racconta di questo progetto di alfabetizzazione sviluppando il racconto a due livelli; quello attuale dell’ispettore capo Hugo Valenzuela, che deve emettere il verdetto formale di condanna del progetto, e quello remoto di Ikal Machuca, ragazzo undicenne che ha frequentato proprio quella scuola, la Escuela Malinalli Trepatl, 25 anni prima.
Il titolo italiano rende meno del titolo originale (El último vagón 2020) che è carico di una valenza emotiva molto maggiore e, effettivamente, regge la tensione che attraversa la vicenda con l’intrecciarsi del destino dei due protagonisti. La soluzione non è romantica (i giusti non vincono sempre nella vita reale), ma propone una resa dei conti personale per uno sviluppo quasi biografico che riannoda i fili slegati e risolve i conti in sospeso.
Il livello della realtà della politica intrecciata dagli interessi commerciali e dagli egoismi personali è drammaticamente vincente, ma la resa degli ideali riscatta i valori umani aprendo prospettive di speranza. Non a caso, Ángeles Doñate si è impegnata in progetti di alfabetizzazione e di scolarizzazione nel Messico povero; una missione di resa della dignità con valenza politica di civilizzazione, nel senso di dare valore civico a chi altrimenti non avrebbe parola. La speranza è veicolata dal riscatto di Ikal che sognava di fare il maestro e da Valeria che sognava di fare la contadina. Ambedue, tuttavia, lo faranno per scelta e non per rassegnazione, indicando una via moderna che contiene il potenziale di valorizzare l’antico progetto di alfabetizzazione con un plusvalore di ritorno moderno.
Il romanzo si può tuttavia leggere anche senza queste riflessioni politiche. Si sviluppa infatti attraverso i percorsi di esperienza e di crescita personale dei protagonisti, che si intrecciano e si confrontano con la storia dei personaggi secondari, dal maestro Don Ernesto al cane Quetzal. Un racconto pieno di umanità minuta ma sincera e molto vera, raccontata con tenerezza e rispetto. Poche pagine che si leggono in un soffio e rinfrescano l’ottimismo nell’umanità.
Ángeles Doñate ha scritto molti altri libri in lingua spagnola; citiamo quelli tradotti in italiano per Feltrinelli: Il club delle lettere segrete (2015) e La posta del cuore della señorita Leo (2018).
La scuola sui binari
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Un libro perfetto per...
Consigliato a chi a scuola si è annoiato.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La scuola sui binari
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