La stanza degli ufficiali
- Autore: Marc Dugain
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2024
È la Francia del 1914, alle soglie della Prima Guerra mondiale, il teatro delle vicende di Adrien Fournier, protagonista di La stanza degli ufficiali di Marc Dugain (Ponte alle Grazie, 2024, trad. di S. Marrocco).
Fournier è un giovane ufficiale dell’esercito francese in missione nella regione della Mosa, dove per lui cambia tutto in modo inaspettato e improvviso. Una sorta di imboscata e una tremenda ferita non solo mettono fine all’esperienza bellica sul campo del protagonista, ma lo lasciano con il volto completamente sfigurato. Come per altri soldati gravemente feriti, Fournier viene portato in un ospedale specializzato all’interno del quale, nel corso degli anni, verrà sottoposto a numerosi interventi per ricostruire parte del volto, e lui deciderà di vivere senza guardarsi mai allo specchio e non raccontando quasi nulla alla famiglia a casa, per non dare preoccupazioni.
La guerra nel romanzo c’è, ma il lettore non la vede direttamente dal campo o dalle trincee. La sua presenza, anche se di sfondo narrativo, la si percepisce a causa della distruzione e della violenza causate nei corpi dei soldati morti, di quelli feriti e portati in ospedale proprio come Fournier.
Adrien è ferito nel corpo e nell’animo, come i suoi compagni di guerra, e lo si comprende della sue parole e dalla consapevolezza che ha di non essere più quello di prima. Nonostante tutto non si abbatte e, superato lo sconforto iniziale, comincerà a pensare al suo futuro, imparando a convivere con quella nuova parte di sé che gli rende il volto diverso da prima dell’imboscata. Adrien è conscio che il suo viso non tornerà come quello originale ed è anche consapevole che le sue nuove sembianze potranno essere per lui un ostacolo, una volta tornato a casa dal fronte. A dargli coraggio però ci sono l’amicizia, vera e solida, degli altri giovani soldati che, come lui, hanno riportato gravi ferite e che se sono sopravvissuti.
Marc Dugain narra una parte della storia della guerra Dugain - in questo caso la prima e poi anche l’arrivo della seconda - non sempre nota, perché l’autore ci porta nelle retrovie, nel mondo di coloro che sono stati segnati a vita dalla brutalità del conflitto e che sono a esso sopravvissuti.
Certo il ritorno a casa, il reinserimento nella società e quello nel mondo del lavoro all’inizio sembrano un po’ difficoltosi per Fournier e compagni, per quel guardare lui e gli altri reduci come degli individui “diversi”, da trattare in modo differente per quello che hanno sopportato. In realtà questi soldati tornati a casa vorrebbero essere accettati per quello che sono e che erano. Adrien cerca anche l’amore di un tempo e la trova, ma lui è cambiato come è cambiata lei e quello che c’era stato, o che avrebbe potuto esserci, tra loro resta solo un bel ricordo.
Il protagonista e i suoi amici, pagina dopo pagina, diventano uomini che a un certo punto cominciano a essere visti come degli eroi per quello che hanno subìto. Sarà grazie alla loro amicizia, a quel legame che li ha uniti al fronte, che troveranno il coraggio e la voglia di vivere, di lavorare, di divertirsi, di amare, anche di avere una famiglia, prendendosi cura l’uno dell’altro e dei rispettivi affetti nei momenti di gioia e di dolore.
La stanza degli ufficiali di Marc Dugain ha un linguaggio fresco e scorrevole, tanto che a un certo punto si ha come la sensazione di avere accanto Adrien Fournier che racconta la sua vicenda di soldato della Prima guerra mondiale. Ogni parola è ben calibrata per farci conoscere una storia dove sopra l’orrore della guerra trionfano l’amicizia, la speranza e il coraggio di non abbattersi mai per seguire quella luce nelle tenebre pronta a condurre alla rinascita.
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