La strega di Cetona di Andrea Gasparri

“La strega di Cetona” (IoScrittore 2019) è una delle dieci opere vincitrici della settima edizione del torneo letterario online IoScrittore del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.
L’ebook, disponibile in tutti gli store on line al prezzo di €3,99, è il romanzo di Andrea Gasparri, nato a Roma dove esercita la professione di avvocato. In gioventù è stato redattore del “Veltro”, della rivista giovanile “Ehi, tu!” e fondatore del gruppo teatrale “I futuribili” che ha operato per alcuni anni nella capitale. L’autore ha pubblicato il romanzo “Il mestiere di Ulisse” (Albatros, 2012) e nel 2016 si è aggiudicato il quarto posto al Premio Letterario Città di Castello con il romanzo “Adoro i tulipani”.

Anno del Signore 1527. Mentre l’esercito imperiale di Carlo V d’Asburgo composto di circa 35.000 soldati spagnoli, tedeschi e italiani, era accampato in Valdichiana in attesa di mettere a ferro e fuoco la Città Eterna, a Cetona veniva arsa sul rogo una donna, colpevole di stregoneria.
Antefatto. Due giovani donne, Melusina e Bianca, si misuravano come due cervi pronti ad azzuffarsi, perché entrambe invaghite del bel Lorenzo. Melusina era figlia di Berta, vista nel borgo come una strega anche perché girava di notte nei boschi in cerca di erbe che non si coltivano nell’orto. Eppure quelle stesse persone, che segnavano a dito Berta mormorando “strega” quando la donna passava, poi bussavano alla finestra dell’orto senza farsi vedere in cerca di aiuto. Che cosa faceva di tanto grave Berta?
Berta preparava filtri d’amore, infusi di biancospino per la sterilità, acqua di noce per non rimanere incinta, aglio e capperi per accendere il desiderio, curava le piaghe e la febbre con la corteccia di salice, la tosse con il tiglio e il miele. Inoltre Berta sistemava le fratture e rimetteva a posto le slogature. In poche parole aiutava la gente, quindi non era certo una strega. I genitori di Bianca possedevano l’unico mulino di Cetona e godevano di grande influenza nella piccola comunità. Nonostante il matrimonio tra Lorenzo e Melusina, Bianca non aveva rinunciato al bel Lorenzo, infatti la ragazza era rimasta incinta, facendo terminare bruscamente il matrimonio tra i due sposi. Alessandro, il bimbo nato dalla relazione adulterina era troppo gracile per vivere a lungo.

Ecco allora che tutto il paese, a iniziare da Bianca e dai suoi genitori, avevano accusato Berta la fattucchiera, di aver gettato il malocchio al bambino. Da quest’accusa al rogo il passo era stato breve. Melusina era riuscita a fuggire nascondendosi sul Monte Cetona meditando vendetta, diventando “la strega di Cetona”. Melusina non poteva sapere che sull’altro versante della Valdichiana, a Castel della Pieve un’altra donna, la nobile Eleonora dei Monaldi, stava subendo un abuso fisico e psicologico. “La guerra in convento iniziò silenziosa”.

“La Maddalena penitente” (1635-40 ca.) è un magnifico dipinto olio su tela di Georges de La Tour, tutto giocato sui toni del chiaroscuro e cover dell’ebook, che conduce il lettore attraverso pagine di grande realismo. Nella Toscana del XVI Secolo, sullo sfondo della guerra tra Francia e Impero e della discesa dei lanzichenecchi sulla città di Clemente VII Medici, viene perpetrato l’ennesimo oltraggio sul corpo delle donne.
Umiliate e offese dagli stessi familiari, dalla società, additate perché considerate diverse, strane, o peggio ancora, dotate di un cervello “pensante”, Melusina ed Eleonora non depongono le armi, anzi combattono in un mondo che è totalmente contro di loro. Ed è evidente l’analogia tra la Roma dilaniata e saccheggiata dai famigerati mercenari tedeschi, il 6 maggio 1527 e la morte atroce di Berta, vittima innocente di un’assurda caccia alle streghe.