La violenza dei vinti. Una nuova indagine di Kostas Charitos
- Autore: Petros Markaris
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2024
Sembra di conoscerlo di persona il personaggio del bonario commissario di polizia ateniese creato dalla penna e dalla fantasia dello scrittore greco Petros Markaris. Attraverso le storie ambientate nella caotica Atene odierna, Markaris ci offre, nella ormai lunga serie di romanzi che hanno come protagonista Kostas Charitos, la sua vice Antigone, brava investigatrice, molti aiutanti, Kòllias, Koula, Dimitriou, la segretaria Stella, ma soprattutto la sua famiglia allargata: l’amata moglie Adriana, la figlia Caterina, avvocato, il genero Fanis, medico, il piccolo nipote Lambros, disegnatore in erba, e gli amici di un centro di accoglienza, a cui l’intera famiglia è molto legata.
Un clima molto caldo in famiglia, pieno di ottimi pranzi cucinati dalla cuoca provetta Adriana, da frequenti riunioni, che sono interrotte dai delitti che Charitos deve affrontare.
In questo nuovo capitolo della saga, dal titolo La violenza dei vinti (La nave di Teseo, 2024, trad. di Andrea Di Gregorio) vengono uccisi due professori universitari, durante una manifestazione di studenti. Il ministro dell’istruzione è deciso a risolvere subito il caso, che però viene ulteriormente complicato dalla morte di tre studenti universitari. Tutto il mondo dell’istruzione è in subbuglio, perché è in atto una riforma strutturale che rischia di diminuire l’importanza degli studi umanistici, patrimonio indiscusso della cultura greca, a vantaggio di uno spostamento sulle discipline economiche e finanziarie, nell’intento da parte delle autorità di dare più spazio alle ditte straniere che cercano di impossessarsi dei mercati finanziari ellenici.
La storia è molto intricata, i sospettati sono molteplici, dato che entra in ballo anche il bullismo, una piaga nel mondo della scuola superiore che sta minando le stesse fondamenta del vivere dei ragazzi greci, come testimonia la psicologa Elpida che se ne occupa professionalmente da tempo.
Kostas, che racconta in prima persona, ci introduce nel profondo della società greca: il traffico caotico della capitale, i problemi del sistema scolastico, la precarietà dei posti di lavoro per i più giovani che devono accontentarsi di fare spesso i camerieri nei locali cittadini, anche se la società nel suo complesso si è molto evoluta rispetto alla generazione precedente: la classe dirigente ormai è fatta di professionisti, anche se provenienti da famiglie con scarsa istruzione.
Kostas gira per la città con la sua vecchia Seat, che preferisce alle volanti con sirena, per informarsi su vicende che riguardano le sue indagini, si serve del vocabolario, ricorre al Dimitrakos, invece del più banale ricorso a internet/Wikipedia, adora il nipote Lambros a cui dedica una grande tenerezza, aspetta con ansia la cena che la sempre attiva Adriana prepara non solo per lui, soprattutto uno squisito tzatziki, condimento ideale per melanzane e zucchine fritte.
Insomma, il giallo dei delitti e della ricerca dei colpevoli si stempera in un’atmosfera mediterranea, gradevolissima. Se non fosse per i tantissimi nomi greci, che a noi risuonano come reminiscenze scolastiche, Leonidas, Periklìs, Sotirios, Alèxandros, Themistoclis, accompagnati da cognomi quasi impronunciabili, la lettura del romanzo sarebbe ancor più agevole, ma comunque divertente e molto originale.
La violenza dei vinti. Una nuova indagine di Kostas Charitos
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