Si è suicidato il Che
- Autore: Petros Markaris
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2006
Dopo aver letto, non in ordine cronologico, durante l’estate, tutti i libri di Petros Markaris sono approdata, a un certo punto, al romanzo "Si è suicidato il Che" (edizioni Bompiani - settembre 2006), la terza indagine del Commissario Charitos.
Petros Markaris è greco, originario dell’Armenia, ha vissuto prima a Istanbul, e poi, con tutta la famiglia si è trasferito in Grecia, ad Atene, come molti altri greci abitanti in Turchia.
Questa vicenda è appassionante e originale, è un vero e proprio manifesto politico ed emotivo di Petros Markaris e del suo Commissario della Polizia di Atene, Kostas Charìtos.
Le sue indagini sono sempre intrise del suo privato e passano dalla ricerca dei nessi per arrivare ai colpevoli insieme ai colleghi, in ufficio, alla ricerca linguistica sul significato delle parole incontrate durante il giorno, cercate con passione sugli amati dizionari, appena tornato a casa la sera.
Pubblico e privato si condizionano sempre: la priorità affettiva data alla figlia Caterina, le arrabbiature con Adriana, la moglie saggia e molto religiosa, le ferie interrotte o rimandate per un nuovo caso da risolvere, i telegiornali a cui non si rinuncia mai, i rapporti apparentemente freddi, ma reciprocamente pervasi di grande rispetto, con il capo Ghikas e i vari caffè e frappè di caffè, sempre pessimi.
Nel romanzo, una difficilissima indagine su alcuni “suicidi” pubblici e inquietanti di personaggi famosi, c’è tutto il passato della dittatura e della terribile polizia militare ESA.
I suicidi clamorosi (in diretta televisiva, a un party molto affollato e subito dopo un’intervista a un giornale) sono tutti di uomini che hanno partecipato alla rivolta del Politecnico di Atene nel 1973 contro la Giunta militare. Tutti sono stati nelle prigioni politiche e alcuni sono stati torturati.
Il tempo è passato, alcuni sono rimasti amici e soci in affari, altri hanno assunto ruoli importanti nella società ateniese. Il mistero è molto fitto e la soluzione per niente ovvia.
La città di Atene, come tutte le città che fanno da sfondo ai romanzi “gialli”, ha un ruolo importante: non fa da sfondo silenzioso, come Parigi per Maigret (è difficile capire dove passeggi il francese) o non condiziona il carattere delle persone come la Stoccolma di Wallander, o la gaudente Barcellona di Pedra Delicado. Le strade di Atene sono minuziosamente descritte a ogni spostamento di Karitos: sappiamo i loro nomi, i rumori assordanti, il traffico, le scorciatoie. Diventano la sua ossessione, se ha fretta, il suo piacere se non ha impegni pressanti.
I romanzi di Markaris sono appassionanti, profondi e intriganti, e questo è senza dubbio uno dei più interessanti.
Si è suicidato il Che (Le indagini del commissario Kostas Charitos Vol. 3)
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