La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
- Autore: Andrew Nicoll
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2016
Il 25 febbraio esce in libreria “La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” (Sonzogno 2016, titolo originale The Secret Life and Curious Death of Miss Jean Milne, traduzione di Marinella Magrì), un giallo che tiene avvinto il lettore fino all’ultima pagina dello scrittore e giornalista scozzese Andrew Nicoll, già autore del bestseller internazionale “Non sarà mai inverno”.
Le vicende raccontate in questo romanzo sono basate su una storia vera, infatti, nella nota finale del volume Nicoll precisa che tutti quelli che sono nominati nel testo sono esistiti e quasi tutti i luoghi menzionati esistono ancora oggi.
“Non ho inventato nulla, se non i dialoghi”
Tutte le prove, le circostanze, le deposizioni dei testimoni sono lì negli schedari della polizia e negli articoli dei giornali, catalogate fino al momento del rilascio dell’indiziato numero uno quando il caso fu chiuso.
“Per quanto concerne la polizia, il caso rimase irrisolto”
Broughty Ferry. Scozia. Novembre 1912.
Alla fine di una breve giornata luminosa giunta come una sorta di dono prima che
“su di noi piombasse l’inverno”
John Fraser, sergente della polizia del tranquillo paesino della costa scozzese e io narrante del romanzo, con l’agente Brown stavano passeggiando lungo Duntrune Terrace qaundo erano stati raggiunti da Slidders, il postino.
“Temo che ci sia qualcosa che non va proprio per niente con la signorina Milne, su a Elmgrove”
aveva detto con una espressione afflitta il postino. Da circa tre settimane la cassetta della posta della magione di Miss Milne era piena zeppa di lettere e opuscoli. Tutti nel villaggio conoscevano la stravagante proprietaria di Elmgrove. Il padre della signorina Milne aveva fatto i soldi vendendo tabacco e alla sua morte la figlia si era ritrovata a vivere sola in quella dimora di ventitré stanze situata all’inizio di Grove Road.
Da quando aveva rinunciato alla manutenzione della casa, compreso il vasto parco che circondava l’abitazione, Miss Milne si era ritirata in alcune piccole stanze del pianterreno, la cucina, la sala da pranzo, la stanza da letto e i servizi. Un rapido sopralluogo serale a Elmgrove aveva convinto il sergente Fraser che effettivamente qualcosa non andava, anche se l’intera residenza da fuori sembrava in ordine, però della signorina Milne non c’era nessuna traccia. Il giorno dopo, domenica, in presenza di un falegname per forzare la porta, Fraser e il sergente Brown erano finalmente riusciti a entrare all’interno della magione. Se la casa sembrava sorprendentemente in ordine, la sfortunata Miss Milne era rimasta vittima di un crudele omicidio. “Una scena infernale”. Alle nove e venti del mattino del 3 novembre 1912, Jean Milne giaceva lì, distesa sul tappeto, la cima del cranio sfondata e deformata, i piedi legati con la corda di una tenda. I fili del telefono situato nell’atrio, dove era stato ritrovato il cadavere erano stati recisi. Donna dalle abitudini eccentriche, si agghindava sempre con degli indumenti troppo giovanili, la signorina Milne aveva pochi amici o visitatori, lasciava frequentemente la sua abitazione per recarsi a Londra.
L’assassinio della donna, che era stata vista viva per l’ultima volta intorno al 21 ottobre, era deceduta per i violenti colpi alla testa con un attizzatoio ritrovato accanto al corpo e presentava ferite sulle braccia provocatele forse nel disperato tentativo di difendersi. Né denaro né gioielli erano stati sottratti dall’abitazione, un caso quindi avvolto nel mistero. A causa di ciò stava arrivando da Glasgow il luogotenente investigatore John Trent,
“bell’uomo alto e ben messo”
una personalità nei circoli di polizia dal
“curriculum invidiabile”
La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
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