Le notizie non sono delle migliori di Marco Saya

Marco Saya è di per sé un uomo coraggioso. Nato a Buenos Aires, dal 1962 risiede a Milano e nel 2012 ha fondato una propria casa editrice, la Marco Saya edizioni, dove pubblica prevalentemente poesie e saggistica letteraria. Il coraggio deriva dal fatto che è stato poeta prima di essere editore. Le sue poesie sono un conforto, una medicina per il cuore.
È uscita da appena un mese la raccolta Le notizie non sono delle migliori (Saya edizioni, 2024) e già al primo componimento poetico senti la piacevolezza "amara" dei suoi versi e ci si sente meglio fisicamente. Se sei depresso e infelice, Saya ti conduce verso un benessere istantaneo, suo malgrado, come parole misteriose che non hanno rivoli grammatici che ti spaventano. È un amico che ti dice dove andare in un mondo dove la complessità del vivere e del lavorare ci fanno spavento.

Viviamo in un mondo digitalizzato e al contempo arcaico, dove popolazioni alzano gli occhi al "maledetto" sole, dove non c’è una nuvola nemmeno per sbaglio. In questo imbuto di persone, dove pochi trovano l’uscita, Marco Saya ci fa commuovere con gesti di anni e decenni: mette la tavola e le posate e aspetta il cibo che ha preparato lui stesso:

...e la punta del coltello / feriva la mela, rea / confessa sul vassoio.

Un pezzetto preso per caso e non dei migliori, ma che ha la forza della semplicità e della musicalità, come nemmeno in Pasolini con le sue sciarade che dovevano piacere ai borghesi come lui (purtroppo). La poesia è rimasta chiusa e serrata per le persone povere che non arrivano a fine mese, che non possono trovare casa e voluttà nello stesso periodo.
Saya ci prova a scrivere per tutti, ma non può, perché la forza della parola non riempie le pance vuote. E i pastori, dopo una giornata fredda, vogliono mangiare e le parole si ritraggono, misere, spuntate.
La poesia di Marco Saya può aiutare i depressi e i malinconici, non chi vuole una minestra calda, e tuttavia questo piccolo libro è la cosa migliore che chi scrive ha letto.