Le dodici principesse danzanti di Brigette Barrager

“Le dodici principesse danzanti” (Gallucci Editore, 2017, titolo originale The twelve dancing princesses, traduzione di Matteo Marchesini), è la favola dei Fratelli Grimm nella versione raccontata e illustrata da Brigette Barranger.

“C’era una volta, in un regno lontano, dodici principesse. Si chiamavano Rosa, Iris, Margherita, Dalia, Campanula, Petunia, Magnolia, Viola, Zinnia, Lillà, Fiordaliso, Ginestra”.

Ciascuna di loro era molto graziosa più del fiore che le dava il nome. Le principesse, da un po’ di tempo, avevano un problema misterioso: ogni mattina trovavano le suole delle loro scarpe principesche consumate logore e piene di buchi. Le principesse trascorrevano il giorno intero a riposarsi nel giardino pieno di fiori della reggia, schiacciando pisolini e sdraiandosi come gatte pigre all’ombra. Il Re aveva assunto il calzolaio Luigi, chiamato Ginetto, per occuparsi delle scarpe delle figlie. Ginetto, magro e alto, lavorava alacremente giorno e notte per creare calzature degne delle Regali Altezze. Al solerte calzolaio piaceva la bionda e flessuosa Ginestra, perché lei gli diceva sempre quanto amasse le sue scarpe nuove.

“Sono così graziose, Ginetto!”.

Diceva la principessa sbadigliando per ricadere di nuovo addormentata. Anche a Ginestra piaceva Ginetto ma la ragazza non riusciva a tenere gli occhi aperti abbastanza per confidarglielo. Presto il Re aveva cominciato a preoccuparsi di quelle strane sonnolenti abitudini delle figlie.

“Come potranno governare il regno dopo di me se continuano a sonnecchiare?”

si chiedeva il sovrano. Così bandì un proclama:

“Chiunque riuscirà a risolvere il mistero delle principesse dormiglione, potrà chiedere in cambio qualunque premio gli stia a cuore, non importa quanto grande sarà”.

Subito scienziati d’ogni sorta, eruditi, dottori, detective, indovini e filosofi erano giunti a Palazzo a offrire la loro consulenza, studiando le principesse mentre dormivano o almeno cercavano di dormire. Gli esperti esaminarono, ispezionarono e indagarono fino a rendere le principesse più stanche che mai! Nessuno dei luminari era riuscito a scoprire il mistero delle principesse dormiglione e delle loro scarpe logore. Il Re era sconfortato e non sapeva a chi rivolgersi mentre una grande tristezza scendeva sulla corte. Una sola persona non si era arresa tanto facilmente: Ginetto. Il calzolaio escogitò un piano per risolvere il mistero, e si mise subito al lavoro. Quel giorno fece per sé un paio di scarpe che fosse il più morbido, il più silenzioso possibile. Quella stessa notte, quando tutti erano ormai andati a letto e il castello era buio e silenzioso, Ginetto si avvicinò di soppiatto alla stanza delle principesse, appoggiò l’orecchio alla porta, e aspettò.

La fiaba de “Le dodici principesse danzanti” insegna a grandi e piccini che la tenacia e l’arguzia si dimostrano sempre vincenti. Le belle e colorate illustrazioni di Brigette Barrager arricchiscono una trama lieve e sognante in cui le principesse riescono a rompere l’incantesimo grazie all’amore e alla dedizione.

“E poi - c’è bisogno di dirlo? - vissero per sempre felici”.