Le foreste del silenzio. Il magico mondo di Deltora 1 di Emily Rodda

“Le Foreste del Silenzio” è il primo volume della saga Il magico mondo di Deltora, terminata quattordici anni fa da Emily Rodda (pseudonimo dell’autrice Jennifer Rowe, con il quale firma alcuni suoi libri), che ha riscosso un grande successo e che ha ispirato anche una serie televisiva.

Del, capitale del regno, è la sede del re; alla sua morte viene incoronato il figlio Endon: un ragazzo serio, paziente, amico del cuore di Jarred, “tanto umile quanto nobile è il primo”. Insieme studiano e giocano tutti i giorni, istruendosi sulla fantomatica Cintura di Deltora, custodita nella reggia da intere generazioni per allontanare le forze del male.

“Eccolo là, in tutta la sua misteriosa bellezza, l’antico talismano che da migliaia di anni proteggeva Deltora dall’invasione del malvagio Signore dell’Ombra, che regnava al di là delle Montagne”.

Sarà proprio la distruzione del talismano a dare il via agli eventi. Lief, figlio di Jarred, intraprenderà un lungo viaggio in compagnia di Barda, con lo scopo di recuperare le sette pietre che costituivano la Cintura. Il cattivo, infatti, le ha nascoste nei luoghi più pericolosi del Regno, così da annientarne il potere e mantenere Del sotto il giogo dell’ombra.
La prima tappa, “ultima per difficoltà” sono le Foreste del Silenzio, luogo spettrale in cui il cavaliere Gorl custodisce la prima pietra, il topazio. Là, Lief e Barda incontrano Jasmine, un’orfana cresciuta nelle foreste che decide di unirsi alla comitiva; saranno proprio i suoi preziosi consigli a garantire la vittoria. La pace è ancora lontana ma i tre non possono che esultare per questo primo passo. E alle considerazioni di Jasmine sui sei medaglioni ancora vuoti, Lief ribadisce:

“Però uno è pieno”.

“Le Foreste del Silenzio”, assolutamente ben scritto, è caratterizzato da quel senso di chiusura che si avverte spesso in un’opera completa. Arricchito da disegni, è perfetto per i ragazzi, con dialoghi concisi ma esaurienti nello stesso tempo. La speditezza degli eventi può considerarsi un difetto ma, considerando il numero di pagine (155), non può che rimanere un aspetto secondario, di fronte agli innumerevoli pregi del volume. Inoltre, la prima parte de “Le Foreste del Silenzio” è incentrata sulla storia di Endon e Jarred, lasciando meno di cinquanta pagine per le avventure che si svolgono nelle Foreste del Silenzio. Questo non avviene nei volumi successivi della saga, di più ampio respiro.
La punta di diamante della saga, a mio parere, è la trama. Nonostante la sua semplicità, riesce a coinvolgere il lettore pagina dopo pagina, dimostrando che non serve ricorrere a strambe innovazioni per risultare interessanti. Spade, mostri e tenebre: l’apoteosi della banalità, sono qui miscelati in una combinazione che rende il tutto fresco e squisitamente originale.
Negli ultimi dieci anni la mentalità è cambiata radicalmente, non possiamo negarlo; probabilmente le nuove storie non riusciranno mai ad eguagliare le precedenti, tra le quali troviamo anche “Le Foreste del Silenzio” e l’intera saga su Il magico mondo di Deltora firmata da Emily Rodda, storie dove un eroe dotato di grande coraggio e umanità, in nome della pace, si fa strada tra nemici a colpi di spada.