

Le regole dell’impegno
- Autore: Anita Brookner
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2018
Uscito nel 2008 e più recentemente edito tra i tascabili Beat, marchio editoriale nato da una costola dell’editore Neri Pozza, Le regole dell’impegno (traduzione E. Dal Pra) narra la storia di Elizabeth e Betsy, due giovani amiche, un tempo compagne di scuola nella Londra degli anni ’50. Un romanzo che meraviglia per la dote narrativa di un’autrice che non conoscevo, che mi ha affascinato da subito e che mi ha reso la lettura difficile da abbandonare. L’autrice Anita Brookner, nata e vissuta a Londra, era un’affermata storica dell’arte e docente al Courtauld Institute of Art; apprezzata e premiata ha scritto più di venti romanzi. Una scrittrice introspettiva, esistenziale, che legge nell’animo femminile, rivela il cuore dei suoi personaggi, dà significato a ogni gesto e a ogni sguardo e le sue parole sottolineano quanto di più importante possa emozionare nella vita.
Le due amiche nate nel 1948 saranno bambine e ragazze disciplinate, prive di curiosità e impreparate agli anni Sessanta. Betsy è stata cresciuta dalla zia Mary, una donna alta, magra e incolore; Elisabeth in una famiglia borghese, i cui genitori presto divorzieranno. Betsy ama declamare i versi di Shakespeare, intelligente, studiosa, con una vita tutta in salita, l’università e il sogno di essere indipendente, mentre Elisabeth sogna il matrimonio e il benessere. Sposerà Digby, di ventisette anni più grande, direttore di uno studio di ingegneria, un uomo che non ama. Il suo ruolo subordinato, l’essere una borghese annoiata e infelice, con una vita coniugale che è una finzione, la condurrà ben presto a scivolare nella clandestinità di una seconda relazione, senza sensi di colpa e di vergogna.
“Quello che provavo per lui era la gratitudine che le donne nubili di Jane Austin provano per una prospettiva che potrebbe, se la fortuna le assiste, condurre a una soluzione considerata appropriata.“
Ragazze troppo vecchie per gli anni Cinquanta e troppo giovani per i Sessanta, nate troppo presto per le libertà rivendicate dalla propaganda femminista, legate alle regole e per le quali la parola emancipazione è impronunciabile. Con la morte improvvisa di Digby, Elisabeth non vorrà avere contatti con nessuno, chiudendosi nel suo dolore. Un periodo di transizione nel quale, senza compiangersi, riempirà la sua solitudine con un’analisi di se stessa, un’iniziazione a una vita diversa. Umana, fallibile, comprende che la sua vita è mancante di una dimensione importante, quella del dovere. Il suo esilio diventa così una cosa nobile, più dell’amore e delle sue illusioni.
“Sono giunta a credere che non esista una preparazione adeguata per la tristezza che arriva alla fine, per il rimpianto acuto che la propria esistenza sia finita, che i fallimenti rimangano indelebili e i successi illusori."
Le regole dell’impegno è un romanzo ricco di fascino e molto toccante. La storia di un’amicizia narrata in prima persona da una delle due protagoniste, costretta ai dolori inaspettati della vita, un personaggio femminile forte e messo a nudo senza censure, pieno di rimpianti e in piena solitudine alla ricerca della propria felicità.

Le regole dell'impegno
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