Le vie dell’immaginazione
- Autore: Hella Haasse
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
L’originalità, l’imprevedibilità e la creatività sono caratteristiche essenziali per rendere interessante la narrazione e non è facile mantenere vivo l’interesse del lettore per tutta la storia che si desidera raccontare.
Chi è Hella Haasse?
Helene Serafia detta "Hella" Haasse è considerata una delle più importanti scrittrici della letteratura nederlandese, cioè di quella più comunemente nota in Italia come lingua olandese. Nata nel 1918 a Giacarta dall’allora ministro delle finanze olandese e da una pianista, ha trascorso gran parte della sua infanzia in Indonesia. La sua passione per la letteratura emerge fin da bambina, tanto da diventare una scrittrice di talento già in età precoce con un romanzo storico a soli 11 anni. Il teatro diventa l’altra sua grande passione e da esso trae spesso inspirazione. Si trasferisce nei Paesi Bassi a 20 anni per studiare letteratura all’università di Amsterdam. La sua produzione letteraria divenne molto vasta nel corso degli anni, spaziando dal romanzo storico con cui si fa conoscere anche al pubblico internazionale compreso quello italiano, al giallo e ai romanzi più tradizionali in cui naturalmente è presente anche una componente autobiografica.
Le vie dell’immaginazione
"Le vie dell’immaginazione" (titolo originale dell’opera: "De wegen der verbeelding" pubblicato nel 1983 e in Italia da Iperborea nel 2001 con la traduzione di Laura Pignatti) appartiene al periodo maturo della produzione di quest’autrice e racconta la storia di Klaas, collaboratore della rivista culturale olandese "Enigma", che scopre l’esistenza di un misterioso poeta che si fa chiamare B. Mork e, considerando di altissimo valore la sua lirica, cerca di far conoscere le sue opere sconosciute per valorizzarlo e attribuirsi il merito della diffusione della sua produzione, ma finisce per essere ossessionato dalla ricerca che porta avanti per raccogliere più informazioni possibili sulla vita di quest’autore. Il racconto del suo lavoro si interseca con quello di sua moglie Maja, anche lei giornalista ed appassionata scrittrice di storie. I due coniugi durante un viaggio in direzione del sud della Francia, dove decidono di trasferirsi un’estate insieme ai loro tre figli per esigenze lavorative di Klaas, a causa di un piccolo incidente, sono costretti a compiere il rimanente tragitto separatamente e Maja conosce così un camionista di nome Joop che gentilmente le offre un passaggio. Gli stravaganti racconti con i quali il camionista accompagna lungo il viaggio la sua passeggera diventeranno per Maja fonte di inspirazione per numerosi racconti che le permetteranno di ritrovare le sue doti creative di scrittrice temporaneamente smarrite.
Il romanzo abbraccia più generi, dal giallo al genere mitologico per i continui riferimenti alla storia di Filemone e Bauci di cui parla Ovidio nelle "Metamorfosi" contenuti nella produzione poetica del misterioso B. Mork, al più classico racconto breve. La capacità di dare vita a personaggi multiformi, pieni di sfaccettature e di una complessa psicologia rende il racconto avvincente, affascinante ma anche edificante per il suo carattere fortemente simbolico e formativo ma mai troppo didascalico. Il lettore non si annoia mai tra:
- i misteri della vita di B.Mork, poeta che Klaas suppone morto ma di cui durante il racconto subentrano dubbi sulla vera identità;
- il comportamento ambiguo dei domestici che vivono nella villa di Mentone dove i due protagonisti soggiornano durante il periodo del lavoro estivo commissionato dal nuovo datore di lavoro a Klaas;
- le storie straordinarie dei camionisti raccontate da Joop a Maja, che rappresentano un esempio di grande narrativa per la loro originalità e la presenza di una giusta dose di ironia, drammaticità e spiritualità.
Un romanzo davvero bello, pieno di spunti narrativi con un’analisi attenta dell’esistenza pur nella scorrevolezza del registro linguistico utilizzato. Questo libro ha un sapore e un fascino antico e moderno al tempo stesso tanto da lasciare incantato il lettore per la sua bellezza.
Hella Haasse ci ha lasciato nel 2011 all’età di 93 anni. La sua ricca produzione letteraria è un invito alla ricerca, al desiderio di conoscenza della nostra esistenza dove, più di quanto a volte noi crediamo, realtà e immaginazione si intrecciano rendendo la nostra vita enigmatica ma anche meravigliosa nella sua complessità.
Le vie dell'immaginazione
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