Le voci che corrono. I più antichi media del mondo
- Autore: Jean-Noël Kapferer
- Genere: Marketing e Business Management
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Longanesi
Corre voce che...si dice che, Ho sentito dire che.. quante volte abbiamo sentito queste espressioni? Tante, eppure a nessuno di noi è balzato in mente di scrivere un libro a questo proposito.
Eppure a qualcuno questa idea è venuta: si tratta di Jean-Noël Kapferer, professore di marketing francese riconosciuto come specialista della comunicazione, che nel 1988 scrisse Le voci che corrono. I più antichi media del mondo edito in Italia da Longanesi.
Anni Ottanta. Un tempo senza Internet in cui la televisione (e se ne parla spesso nell’opera) è considerata un mezzo innovativo benché esistesse da trent’anni per diffondere le notizie o anche le “voci”. Queste ultime, secondo l’autore, sono una forma di potere oltre i canali ufficiali e nel suo scritto ne vede le origini (che sono meno casuali di quanto sembrino), la diffusione, le ragioni del perché nascono le voci, dove nascono ( casa, media, uffici, fabbriche), quali sono le matrici profonde e infine la possibilità di difendersi dalle voci attraverso il silenzio, la smentita o una controvoce.
Ma andiamo con ordine.
Una voce è l’espressione ufficiale di notizie che circolano fuori dai canali ufficiali del potere. Si distingue dal pettegolezzo perché non è estemporanea, ma risponde a esigenze più articolate del parlante: parlare per sapere, per comunicare emozioni o, semplicemente, parlare occupando uno spazio vuoto dato che il silenzio per l’essere umano non è facile da gestire.
Dopo essersi radicata la voce viene portata dagli attori: donne (tradizionalmente escluse dai luoghi pubblici e quindi a rendere pubblico il privato), politici, uffici stampa,
Le voci possono nascere nello Star System (e in questo caso spesso sono volute), in ufficio, in fabbrica, nei luoghi in cui il lavoro è instabile e per questo chi sta in basso ha bisogno di capire le decisioni di chi sta in alto prima di passare dai canali ufficiali che sono legati ai padroni.
Kapfarer dice che la forza di una voce è nella credulità della gente a cui non importa quale è la verità che non ha fondamento oggettivo ma solo soggettivo. Nella voce c’è un fondo di verità in mezzo a una massa di bugie e va a toccare gangli delicati delle persone: la sessualità repressa nel caso della tratta delle bianche, la paura del diverso nel caso di voci che ledono la reputazione di stranieri o tutte e due le questioni. Anche se le voci si estinguono, la fama come un serpente continua a strisciare...
Come ci si difende da una voce? Con il silenzio o con la smentita che però è sempre più debole di una voce perché non interessa a nessuno in quanto non suscita i fantasmi interiori di nessuno. Che dire del libro di Kapferer?
È interessante, ma a mio giudizio risente dell’epoca in cui è stato scritto, gli anni Ottanta, epoca in cui si dava importanza alla apparenza e i mezzi pubblicitari avevano un che di misterioso per il pubblico.
Non so cosa pensi oggi Jean-Noël Kapferer dei social, degli smartphone, di Internet: sarebbe interessante leggere la sua opinione in proposito.
La voce è più forte che mai e non striscia come un serpente, ma vola come una freccia e forse siamo destinati a ritornare all’oralità dei nostri antenati. Ma non solo. L’autore è un francese ed è tipicamente francese il modo particolare di analizzare il testo e di porgere gli esempi in cui si dispiega la voce rendendo pesante talora la lettura del libro.
Jean-Noël Kapferer in Le voci che corrono. I più antichi media del mondo sostiene che la voce è un contro-potere che rende possibile laddove le persone non sono libere di esprimere la propria idea di far trapelare il loro pensiero. Sotto questo aspetto è un esercizio di libertà e Internet è nato come democrazia e libertà anche se molti ne hanno poi abusato. Libro interessante, che meriterebbe una nuova edizione.
Le voci che corrono. I più antichi media del mondo
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le voci che corrono. I più antichi media del mondo
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