Lezioni di ballo di Lucy Dillon

E’ innegabile che negli ultimi anni si sia assistito al grande rilancio del ballo da sala, rilancio innescato principalmente, e potremmo dire banalmente, dalla televisione. Oramai ogni nazione europea ha la propria versione di “Ballando con le stelle” e da due anni è nata addirittura una gara di ballo da sala fra nazioni europee, parallela all’Eurofestival. Di pari passo, film come “Shall we dance?”, “Ti va di ballare?” e simili hanno rafforzato questa sorta di “campagna di marketing” a favore del ballo. Conseguentemente, le scuole di ballo di tutta Europa stanno conoscendo un periodo d’oro ed un numero di iscritti forse mai visto prima. Buon tempismo, quindi, per la pubblicazione di questo romanzo, la cui idea di fondo è proprio l’avvicinamento al ballo da sala di un gruppo di persone di varie età e varie occupazioni, ed il modo in cui questa nuova disciplina influisce nelle loro vite, favorendo riflessioni, nuove conoscenze e riavvicinamenti.

Niente, comunque, di profondo e tormentato: è un romanzo rosa, una piacevole lettura di svago diretta essenzialmente al pubblico femminile. Non si deve pensare, però, che si tratti di uno di quei libri nei quali la debole trama è essenzialmente un pretesto per parlare di baci infuocati e notti di passione: anzi, qui di baci ce ne sono ben pochi. Ci sono invece molti problemi, problemi di gente comune, e non c’è un protagonista principale, anche se certamente la vita di alcuni personaggi viene approfondita molto più di quella di altri. E per ciascuno di questi personaggi il ballo è qualcosa di diverso. E’ riconquista per Katie e Ross, una coppia innamorata, ma che non sa più parlarsi e che imparerà a sostituire al linguaggio delle parole quello del corpo. E’ sogno per Lauren, che per avere il matrimonio dei suoi sogni rischia di mettere nei guai i suoi stessi genitori e, in fondo, anche se stessa. E’ svago e felicità per Frank e Bridget, i genitori di Lauren, sempre innamorati come il primo giorno. E’ noiosa costrizione sia per Chris, fidanzato di Lauren, che per Greg, marito annoiato di Jo. E’ speranza di nuovi incontri per Trina e Chloe. E’ ricerca di qualcosa di misterioso per Baxter e Peggy, la coppia più anziana. E’ la vita per Angelica, l’insegnante dal passato tormentato che, trasmettendo ai suoi allievi la sua passione, riannoderà le fila della sua esistenza.
Il grigiore e la disperazione della vita di tutti i giorni fanno da contraltare allo splendore ed alla voglia di vivere che il ballo trasmette. Quella che sembra un’inutile distrazione in realtà è già diventata un appiglio, un sostegno, un modo per mettersi in gioco in maniera diversa: e così Katie, anche nel momento peggiore, quando il mondo sembra crollarle addosso, si ritrova a varcare la porta della Memorial Hall e ad infilarsi le scarpette per la lezione. Così la goffaggine di Chris innesta in Lauren una serie di riflessioni che la porteranno a dubitare della sua stessa scelta. Così ci sarà anche chi darà un taglio netto e definitivo ad una situazione che non gli appartiene.

Lettura piacevole e non banale, con due note stonate: l’eccessivo dilungarsi sui litigi fra Katie e Ross e sulle reazioni dei loro bambini, e soprattutto il finale, un lieto fine francamente eccessivo dove tutti ritrovano tutto e ottengono tutto, e che in poche righe fa purtroppo scadere a livello di romanzetto rosa quello che, nel complesso, è comunque un romanzo interessante.