Longbourn House
- Autore: Jo Baker
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2014
“Il giorno del bucato era inevitabile, ma la purificazione settimanale dei panni di casa era non dimeno una triste prospettiva per Sarah. L’aria era tagliente alle quattro e mezzo del mattino, quando cominciò la sua giornata di lavoro. I geloni le bruciavano mentre risucchiava l’acqua scura da sottoterra per riempire il secchio in attesa. Una lunga giornata da far passare, e questo era solo l’inizio”.
Nell’Inghilterra d’inizio Ottocento, in una dimora nella regione dell’Hertfordshire, un altro giorno di duro e pesante lavoro spettava all’assennata e giudiziosa Sarah.
A chi appartenevano gli innumerevoli panni da lavare, quale famiglia doveva servire tutto il giorno senza quasi mai fermarsi la graziosa e giovane domestica diciottenne? I proprietari dei panni sporchi erano i componenti della famiglia Bennet, i protagonisti di uno dei romanzi più famosi della letteratura mondiale di tutti i tempi ”Orgoglio e pregiudizio” della scrittrice inglese Jane Austen (1775-1817).
Sarah era la prima a essersi alzata e la governante “Mrs Hill e suo marito, lassù in cima nella loro minuscola soffitta, dormivano il sonno profondo e senza sogni di chi è sfinito dalla stanchezza; due piani più in basso” si trovava la camera padronale di Mr e Mrs Bennet. Le loro cinque figlie “dormivano nel proprio letto, sognando sogni da signorine, quali che siano”.
Sarah, orfana a servizio in questa casa da quando era bambina, era una grande lavoratrice che amava leggere i libri, che la secondogenita Elizabeth le prestava e la rivista, il Courier. La tredicenne Polly, dolce ma inesperta aiutava Sarah mentre la saggia e pratica Mrs Hill sovrintendeva al lavoro e all’andamento di tutta la casa.
Piacevoli le pagine in cui Sarah descrive le cinque signorine Bennet: la primogenita Jane la cui caratteristica principale era l’affidabilità “era davvero molto bella, dolce e rilassante”. La sveglia, deliziosa e arguta Elizabeth “dal fascino irresistibile” aveva i “capelli ricci di natura, quasi un’espressione del suo carattere vivace e disponibile”. Kitty e Lydia “avevano sempre uomini che ronzavano loro intorno”. Infine la “banale e semplice” Mary, sempre al pianoforte.
Il matrimonio mal assortito dei coniugi Bennet, lui uomo rigoroso e posato, lei petulante e aggressiva era oggetto degli occhi indagatori di Mrs Hill. La governante conosceva talmente bene i coniugi Bennet che era capace di intuire quando la coppia stava per litigare, e indovinare le risposte impertinenti e sagaci di Mr Bennet, marito e padre distratto. Alla fedele governante spettava sovente il compito di consolare la querula padrona e “ascoltare le sue lamentele”. Malgrado Mrs Bennet fosse attaccata alla sua governante e del tutto dipendente da lei, sarebbe stato assurdo per la padrona di casa occuparsi del benessere della propria domestica. Non era per nulla consuetudine. Anche Sarah “dai begli occhi grigio chiari” aveva diritto di sognare, la ragazza voleva realizzare i suoi sogni insieme al valletto/tuttofare James Smith dal fisico asciutto e “dalle braccia abbronzate tutte ossa e muscolo”, dalla pelle color del tè, e dagli occhi nocciola chiaro che “riflettevano la luce del sole”.
Attraverso una scrittura coinvolgente e dettagliata, Jo Baker in questo romanzo che è stato tradotto in dieci lingue e dal quale a breve sarà tratto un film, svela i retroscena della vita della famiglia Bennet dal punto di vista della servitù, che assiste agli eventi salienti, lieti e drammatici del clan. Riuscita la scelta di non imitare lo stile della Austen, la prosa dell’autrice risulta autentica e convincente nel creare un mondo vivido e reale.
Ogni personaggio possiede un passato, un futuro, storie d’amore e tragedie, in altre parole una vita parallela che scorre e s’intreccia con quella dei Bennet. Tutti i capitoli hanno come titolo una frase tratta da “Orgoglio e pregiudizio”, del quale lo scorso anno si è celebrato il bicentenario dalla pubblicazione (28 gennaio 1813).
La scrittrice inglese, insegnante di Scrittura Creativa all’Università di Lancaster, per documentarsi sulla vita domestica e sociale dell’epoca (come pulire i pavimenti con le foglie di tè) ha consultato svariati libri e ha letto le lettere della Austen. Jo Baker ha rivelato che non ricorda con precisione quando ha letto “Orgoglio e pregiudizio” per la prima volta.
“Mi sembra di amarlo da sempre, è l’unico libro che, da adulta, ho riletto. Anche dopo tanti anni di e tante riletture, continuo ad amarlo e ammirarlo. E abitarlo in questa diversa maniera mi ha procurato un piacere assoluto”.
Longbourn House
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Sicuramente interessante questa visione capovolta della famiglia Bennet, famosa protagonista del bellissimo "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen!
Qui Jo Baker, nel suo "Longbourn House", ci fa ripercorrere la trama ma da una nuova angolazione, quella della servitù; in una casa popolosa, con cinque figlie da maritare, mansioni come lavare, cucire, cucinare per ospiti e padroni, tenere tutto in ordine, diventa il vero midollo della vita di allora. Per questo in simili dinamiche, la confusione ma la doverosa organizzazione di chi ha queste incombenze, ti aiuta a capire meglio anche la vita di chi contribuisce, in maniera così significativa, al ménage domestico.
Tra Mrs Hill, a capo della squadra e con un passato nascosto, il tranquillo marito, vengono a essere protagonisti, la giovane Sarah, lo stalliere Smith e la piccola Polly.
Amori, fughe, segreti svelati sono i condimenti riusciti di questo romanzo, che l’autrice ha inserito in una fedele cronologia degli avvenimenti del libro della Austen, ma riuscendo a darne una vita nuova e riuscita, seppure con qualche, forse naturale, perdita di ritmo.
Jo Baker è in ogni caso riuscita a realizzare un delicato romanzo di piacevole lettura.