Lungo il fiume di Emilie Richards

La verità riemerge sempre, come dimostra questa appassionante storia dal titolo Lungo il fiume (HarperCollins, 2022, trad. di Maria Claudia Rey) di Emilie Richards.

Aurore e un’infanzia che non le ha davvero risparmiato colpi duri.
Anni che sembravano non passare mai, anni che però hanno contribuito a modellare la donna che è oggi.
Un presente felice perché ha trovato l’amore e, anzi, è in procinto di sposarsi.
Un uomo che l’ha vista per com’è davvero, un uomo diverso da tutti gli altri corteggiatori che spasimavano per lei.
Solo il padre di Aurore sembra non approvarlo, ma che importa quando nelle nostre giornate governa l’amore?
Ètienne, il suo amato, non vede l’ora di coronare il proprio sogno d’amore, nonostante un’ombra nel cuore lo divori da tempo immemore.
Una disgrazia gli ha portato via la madre e la sorella in un colpo solo e lui ha giurato di vendicarsi. E la vendetta, si sa, è un sentimento potente.
Poi però è arrivata Aurore e i propositi di vendetta si sono sciolti come neve al sole.
Fine della storia? Sì, almeno per decenni interi.
Oggi Aurore Le Danois Gerritsen sente che la sua ora sta per giungere e assume Philip, un giornalista di colore, per raccontargli la verità.
L’uomo sembra titubante alla richiesta ma poi, poco a poco, si fa convincere.
E ciò che uscirà da quella confessione sarà sconcertante per tutti…

Emilie Richards ci narra una storia potente e drammatica, una vicenda forse poco adatta ai deboli di cuore ma comunque appagante.
Questo grazie a personaggi sapientemente definiti, uno scenario evocativo e dialoghi che sottolineeranno alla perfezione le varie situazioni.
Un romanzo dedicato a chi ama l’amore, quello difficile, quello che non si fa trovare fino all’ultimo istante. E anche allora potrebbe essere un problema costringerlo a restare.
Per i delatori di questo genere di storie il consiglio è di mettere via i vostri pregiudizi per qualche istante e lasciarvi trasportare dalle parole di quest’autrice.
Chissà, magari scoprirete che, in fondo, queste storie non sono poi tanto male.