Machiavallerie. Storie e fortuna di Machiavelli
- Autore: Carlo Dionisotti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
“Mai laurearsi in Lettere senza aver letto un libro di Dionisotti.”
Diceva Mirella Ferrari alla Università Cattolica nel 1984. E aveva ragione. Il grande critico italiano aveva posto le basi per una storia della letteratura italiana inserendola in un contesto europeo e dando importanza alla sua geografia in Geografia e storia della letteratura italiana.
Il libro che vorrei recensire è un altro e cioè Machiavellerie. Storie e fortuna di Machiavelli in cui Carlo Dionisotti con una serie di articoli crea un’immagine nuova del segretario fiorentino.
Il primo tratta del rapporto tra Machiavelli e Cesare Borgia, il duca Valentino, considerato da molti ispiratore del Principe.Ma non era così. Machiavelli non pensava che Cesare Borgia potesse diventare il condottiero che avrebbe unito l’Italia semplicemente perché non ne aveva i mezzi. Il Principe era per lui una figura astratta che non si incarnata in nessuna figura del tempo.
Dionisotti analizzare anche le opere minori tra cui la Vita di Castruccio Castracani storia del condottiero italiano che rappresentava le compagnie di ventura del Cinquecento, ma che non aveva impatto sulla realtà di una nazione in rapido declino.
L’opera è anche un modo di riprendere gli antichi ritratti dei trattatisti greci e romani di cui Machiavelli si fa portavoce nei Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio.
Interessante in Dionisotti il modo di analizzare la lingua di Machiavelli che è classica, ma molto limpida e chiara.
Il critico mette in risalto altre opere, anche quelle che sembrano non rappresentare una prosa seria come la produzione teatrale e la comica vicenda di Belfagor arcidiavolo che congiunge misoginia e spirito religioso in modo assolutamente divertente per il lettore.
Era anche un modo tipicamente rinascimentale di dissacrare la religione e nello stesso tempo dimostra quanto detto da Machiavelli nella Lettera al Vettoriali il gaglioffo:
Ma quando giunge la sera "mi vesto di abiti curiosi per incontrare i grandi del passato".
Vita e cultura devono essere equilibrate e creare un uomo completo e colto.
Dionisotti racconta dei corrispondenti del Machiavelli come, ad esempio, il suo rivale Guicciardini e mettendo in rilievo come ogni contrapposizione sia fasulla e priva di significato se non è inserita un contesto più ampio che viene analizzato in modo adeguato.
Machiavelli viene restituito al lettore nella sua interezza uomo e di scrittore.
In conclusione un’opera di critica fondamentale per capire la letteratura italiana.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Machiavallerie. Storie e fortuna di Machiavelli
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