Madame le commissaire e la morte del capo della polizia
- Autore: Pierre Martin
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: BEAT
- Anno di pubblicazione: 2022
Il romanzo Madame le commissaire e la morte del capo della polizia (Superbeat 2022, traduzione di Roberta Scarabelli) dello scrittore tedesco Pierre Martin, è il terzo capitolo di sei romanzi di una nuova serie poliziesca Madame le commissaire, che vede protagonisti due detective: il commissario Isabelle Bonnet e il suo assistente Jacobert Apollinaire Eustache.
Superbeat ha già pubblicato Madame le commissaire e l’inglese scomparso (2021) e Madame le commissaire e la vendetta tardiva (Superbeat 2021).
Il cimitero non poteva trovarsi in una posizione più bella. Da La Seyne, la vista si estendeva oltre la baia fino a Tolone e ai Monts Toulonnais alle spalle della città portuale, con la cima prominente del monte Faron.
Nonostante ciò quel giorno nessuno era interessato al panorama suggestivo. Nemmeno Isabelle Bonnet, il cui unico desiderio era che la cerimonia funebre finisse presto.
Una banda in uniforme suonò una marcia funebre di Frédéric Chopin. Isabelle, nascosta dietro occhiali da sole scuri, guardò il luogo della sepoltura, con le sue numerose corone e mazzi di fiori. Una folla immensa di persone dall’aria commossa si accalcava tra le lapidi. Fuori dal cimitero, tutte le strade e i marciapiedi erano invasi da macchine parcheggiate, ma, a voler essere maligni, questa volta non ci sarebbero state multe, perché la maggior parte delle auto era dipinta di bianco e blu e aveva la scritta “Police”. Sì, tutti, persino il sindaco di Tolone, perché era morto, anzi si era suicidato il comandante della Bastian della Police nationale di Tolone. Isabelle Bonnet non poteva fare a meno di ripensare ai molti scontri che aveva avuto come Madame le commissaire, con il defunto capo della polizia di Tolone. Già al loro primo incontro erano volate scintille.
Bastian, responsabile di tutto il dipartimento del Var, aveva creduto di essere il suo superiore e di poterla sollevare dal caso che stava seguendo. Povero illuso e per giunta sciocco. Era bastata una telefonata a Maurice Balancourt, Ministro dell’Interno a Parigi, e Bastian aveva dovuto ritirarsi con la coda tra le gambe, rosso in faccia. Naturalmente, non glielo aveva mai perdonato e, da allora, Bastian non aveva perso occasione per metterle i bastoni tra le ruote. Ma Isabelle non era mai inciampata, né tanto meno caduta. Il suo piccolo commissariato di Fragolin, situato nell’entroterra della Costa Azzurra e responsabile di casi speciali, aveva tenuto duro nonostante tutta l’ostilità. Paradossalmente, a Isabelle già mancavano gli scontri con Bastian, da quel momento in poi la vita in Provenza sarebbe stata più noiosa.
Il fatto che il potente capo della polizia di Tolone, che comandava da Sanary-sur-Mer a Saint-Tropez fino a Fréjus, si fosse tolto la vita aveva provocato un grande sgomento generale, “perché da lui ci si sarebbe aspettato di tutto, tranne il suicidio”.
Una nuova, imperdibile indagine dei gialli provenzali, che vedono protagonista Madame le commissaire Isabelle Bonnet tornata a Fragolin, paesino nel dipartimento del Var, nel sud della Francia, dove aveva trascorso la sua infanzia.
Tornata per ritrovare sé stessa, per risanare anima e corpo e scoprire come affrontare la sua vita futura, ma anche per fare i conti con i fantasmi del passato e leccarsi le cicatrici, non solo quelle visibili, Isabelle si trova a dover combattere con il volto più crudele della morte. Ed è qui che serve tutto il suo innato fiuto da poliziotto e la sua sagacia per venirne a capo. Come avviene anche questa volta, anche perché è lo stesso Balancourt a ordinare a Madame le commissaire di fare luce sull’intricata vicenda.
C’è sempre una pista, anche dopo anni. Dobbiamo solo trovarla.
Madame le commissaire. E la morte del capo della polizia
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