Magna Grecia di Calabria di Claudio Donzelli

Guida ai siti archeologici e ai musei calabresi

La nota dell’editore al libro, che si riporta di seguito, spiega perché è necessario conoscere la storia della Calabria:

«Una grande culla di civiltà, sperduta nella memoria, senza spazio e senza tempo. Così la Calabria è stata abitualmente percepita da tanti visitatori, e dai suoi stessi abitanti. Della Magna Grecia non vi è chi non conosca il mito, chi non senta il fascino, chi non distingua l’importanza nel determinare le nostre radici. E’ lì che si fonda uno dei più forti fattori della nostra identità, è lì che si radica l’idea stessa di "Occidente"».

Magna Grecia di Calabria di Claudio Donzelli è, al contempo, una sorta di dizionario dei luoghi greci di Calabria e una guida turistica. Ha scopi divulgativi, è un testo svelto, veloce, ma non superficiale. Dà lo spunto per consentire, partendo dai luoghi della Magna Grecia che sono stati scoperti, messi in luce e visitabili, di

«riconoscerne gli spazi, ripercorrerne i tempi. Spellare idealmente i plurimi strati di cui è composta».

Così si passa dalle colonie greche di primo impianto alle sub-colonie, facendo riferimento ai quattro gruppi etnici delle colonie greche di Calabria: quello calcidese, con Rhegium e la sub-colonia Metauro, quello acheo, con Sybaris e le sub-colonie Laos, Skydros e Temesa, Kaulonia, Kroton con le sub-colonie di Terina e, forse, Skylletion, quello locrese, con Lokroi Epizefirioi e le sub-colonie Hipponion e Medma, quello ateniese con Thourioi e, forse, Skylletion.
Il libro è un’edizione del 1997 ma resta ancora un’ottima guida perché offre una panoramica complessiva dei siti archeologici, ne illustra, sito per sito, le peculiarità. È un libretto snello, leggero, in cui i siti sono esaminati uno per uno e che, chiunque parta per la Calabria, può portare con sé senza troppi problemi, ma è anche un testo da consultare per avere informazioni sintetiche ed esaustive. Ogni luogo è analizzato con una sintetica e molto efficace linea del tempo che, graficamente, fa capire quale spazio temporale sia occupato dalla colonia; anche molto sinteticamente è evidenziata la localizzazione sulla mappa della Calabria. Segue un’analisi generale del sito, con le notizie storiche, le testimonianze archeologiche e una scheda “Dallo scavo al museo” in cui si dà conto di quale museo contenga i reperti lì ritrovati. Completa le schede l’apparato iconografico che, anche in questo libro, è vasto, preciso, arricchito da didascalie sintetiche ma molto efficaci.