Manager per caso. Guida alla sopravvivenza in azienda
- Autore: Angela Deganis
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Morellini editore
- Anno di pubblicazione: 2022
Cosa accade a un libro che vuole essere divertente e scanzonato, se a scrivere di “manager per caso” è una donna che fa proprio quel lavoro?
Che è divertente all’inizio, poi il principio di realtà investe anche un libro senza troppe pretese. A lettura conclusa ci si domanda: ma devo davvero lavorare così tanto, come la scrittrice dell’opera, che infine si ritrova a cinquant’anni a rimpiangere tutte quelle ore trascorse in ufficio. Una che nella vita avrebbe fatto anche altro, invece è ancora invischiata in riunioni aziendali, vestita di tutto punto col tacco medio, per poi arrivare a casa la sera stanca, rimettersi al computer e ordinare la cena, scambiare due parole col marito e sognare la pensione.
Per Angela Deganis in Manager per caso. Guida alla sopravvivenza in azienda (Morellini editore, 2022) è proprio così: mentre a cinquant’anni l’uomo manager rifiorisce, lavora di meno, impara a delegare, piace alle nuove arrivate e si compra la macchina nuova, le donne manager incominciano a ciabattare liete per casa, odiando l’ufficio, le nuove arrivate, così vitali e di gioventù provata. Quelle stesse giovani donne avvenenti che iniziano degli affair amorosi coi colleghi che non hanno più tempo di stare con la cinquantenne di turno, non fosse altro perché è diventata lamentosa perché non crede più che andrà in cima nella scala gerarchica.
Le giovani colleghe rampanti sceglieranno per forza un uomo, che a 50 è più bello che a 30 anni, mentre la donna è disillusa e più che nell’appagamento professionale spera in un amore tardivo; giacché la relazione col marito è stata solo una assicurazione per una vecchiaia dorata, con una pensione di tutto rispetto e bonus e cene con gli amici di sempre, una“ noia dorata”?
A volte si ha l’impressione che Angela Deganis abbia scritto questo testo ironico e intelligente per dire a qualcuno che pure lei ha letto Proust, ma ai manager fregava pochissimo e che ha visto i film giusti e ha una biblioteca di tutto rispetto, lucidata e pulita non da lei.
Quindi in un libro che si legge sul treno, un rispettabilissimo chick-lit, può avere anche momenti di malinconia? Sì, ma l’importante poi - sembra dire Deganis - è che riesca a far sorridere, ironizzando ad esempio sugli altri manager, divisi in tante tipologie.
Il manager scalatore, il manager Highlander, il manager Ponzio Pilato, spiegarvi il significato di tutte queste specie significa poi non comprare più il libro, perché le tipologie sono state spiegate da chi scrive, che ha lavorato in una azienda come tutti quelli della sua età anagrafica e non ricorda i tipi aziendali dell’ultimo piano, i manager, così comici, perché li ha vissuti da impiegato.
Il vero segreto di questo libro, ovvero che chi critica la figura del manager e lo incasella in fondo è manager anche lei,
quindi non ci possono e non ci devono essere grane lavorative, ferie non pagate e queste tristezze sindacali qui, non fosse altro per la quantità di master che la manager che lo ha scritto ha frequentato dopo la laurea in Economia e i seminari, i webinar e la conoscenza profonda di ogni aspetto del personal computer, dove può essere surclassata solo dai manager Nerd, ma perché sono decenni che stanno al computer, sanno smontarlo e rimontarlo capendo così perché l’ultimo gioco scaricato (non proprio legalmente) faceva le bizze.
L’autrice, dopo la denuncia che i 50 anni delle donne non sono i 50 degli uomini, mette in mezzo, ma stavolta con deciso umorismo, che lei, come tanti e tante si trova nella terra di mezzo: non scarica nulla sul computer di realmente divertente perché non lo sa fare e non vuole che i manager Nerd le insegnino niente e quando ha lavorato a casa con lo smart working, per la pandemia da Covid-19 che ancora ci affligge, più che chattare con le amiche nei ritagli di tempo (certo non parlando di cose allegrissime) era più che altro paralizzata da qualche virus casalingo che avrebbe messo fuori uso PowerPoint.
Come abbiamo già detto, un problema da risolvere in dieci minuti chiedendo aiuto ai manager Nerd, con una semplice mail; ma a un certo punto nella protagonista scatta l’orgoglio generazionale che anche una manager qualificatissima possa dire che ci sono cose sul computer che le devono rimanere oscure, perché nella prima parte della sua vita lavorativa, lei risolveva col cartaceo quando i computer arcaici si bloccavano a tutti, anche al Presidente dell’azienda in cui lavorava.
In ogni caso Angela Deganis ne ha davvero per tutti, anche per i manager maschi, quelli col riporto, che dicono ancora le barzellette "sporche" e le chiamano proprio così, "sporche". E che non vedono l’ora di tornare a casa per vedere il telegiornale della sera.
Una donna manager, vivaddio, ha gli strumenti per ridicolizzare gli uomini con cui lavora da decenni.
Manager per caso. Guida alla sopravvivenza in azienda
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