Mary Read di Alain Surget

“La ragazza pirata” è il sottotitolo di “Mary Read” (Gallucci, 2018, titolo originale Mary Tempete, traduzione di Anthi Keramidà) di Alain Surget, volume che narra la storia vera della donna pirata britannica Mary Read (Plymouth, 1690 - Giamaica, 8 aprile 1721).

Inghilterra, 1698, isola di Sheppey, che prolunga l’estuario del Tamigi.

“Mary, in piedi davanti al mare. Con la sua bambola tra le braccia. Una bambola di pezza che le ha regalato un uomo dal tricorno nero. In mano, una pietra piatta”.

Una bambina di sei anni, dagli occhi color ambra, stava scrutando il mare che brontolava a causa del forte vento. Sulla spiaggia, Mary non avvertiva le fredde raffiche, perché aveva appena avvistato un bastimento bianco farsi largo tra le onde.

“Papà è tornato! C’è papà”.

La bambina era certa che a bordo fosse presente il padre, del quale aspettava da tempo il ritorno. Al contrario, le donne che raccoglievano alghe sulla battigia le avevano ricordato che John Davon, partito su un mercantile, era probabilmente scomparso in mare insieme alla nave che lo trasportava. La caparbia Mary era entrata in acqua per chiedere al mare dove avesse nascosto il suo papà. Un’onda l’aveva colpita in pieno petto ma la bambina, pur barcollando, non era caduta.

“Mordi come un cane cattivo, ma non ho paura di te. Quando sarò grande, ti domerò”.

Corpo di mille balene! La piccola Mary avrebbe mantenuto la promessa, perché come donna pirata avrebbe solcato i mari combattendo come e meglio di un uomo. Del resto Mary era abituata fin da piccola a comportarsi da maschio, perché la madre Emma per nascondere le sue fattezze femminili, l’aveva travestita da bambino dopo la morte del fratello maggiore Willy. Lo scopo di Emma era ottenere aiuto economico dalla suocera, nonna del figlio. Mary, dal carattere orgoglioso e indipendente, sarebbe cresciuta come un uomo e sfruttando il travestimento si sarebbe arruolata su una nave da guerra per diventare soldato e combattere nelle Fiandre. I migliori anni della sua vita, Mary, li avrebbe trascorsi a bordo della nave Kingston con i bucanieri capitanati da Calico John Rackham. Un periodo particolarmente adatto per Mary Read, amante della libertà.

“Mi è sempre piaciuto combattere”.

Sotto il cielo caraibico nel mare giamaicano, “Willy Tempesta”, chiamata così in virtù del suo coraggio, non si sarebbe tirata mai indietro di fronte a ogni pericolo e lotta.
Pur non agendo nella legalità, non si può che ammirare l’indomita donna, della quale l’avvincente prosa del francese Alain Surget restituisce un ritratto a tutto tondo, grazie anche all’esatta ricostruzione storica.

“Tre vascelli solcano il mar: il primo va a Saint-Malo, il secondo a Maracaibo, il terzo a Santiago… Mary si addormenta. Mary è morta. La sua leggenda può cominciare”.