Max Gazzè. Con il cuore scalzo
- Autore: Enzo e Gianni Quintili
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
Max Gazzè con parole mie (Bastogi, 2001):
“(…) versione post-moderna di cantautore riveduta e corretta per l’era dell’Acquario. Senza strategiche forzature di marketing, semplicemente, naturalmente, così: timido (ubriaco) e ardito, lineare ed evocativo, romantico e arrabbiato. Oltre la destra e la sinistra, felicemente anarchico (e autarchico), serio e scanzonato (…) Come le fiabe, anche le canzoni di Max si rivelano nella loro totale accessibilità. La metafora abita il sottotesto. La struttura semantica del verso è immediata, i livelli stratificati di lettura sono soltanto per chi li (ri)cerca e li vuole. Il contenuto “altro” è possibile, ma non indispensabile. Se ci si ferma alla mera evidenza di testi e musiche quello che colpisce maggiormente, infatti, è il colore. L’appetibilità (trascinante) del motivo sonoro che si completa nella rima, delle volte colta, delle altre spensierata, colonna sonora ideale alla doccia, scacciapensieri nella noia di un ingorgo stradale; goliardica, alla Battisti, davanti a un falò sulla spiaggia”.
Max Gazzè secondo la lettura che ne danno i fratelli Quintili (Enzo e Gianni) nel loro recentissimo “Con il cuore scalzo” (Aliberti, 2013):
“C’è tutto dentro la discografia di questo artista. L’amore nelle sue contrastanti e contraddittorie manifestazioni; i rapporti interpersonali, complessi, inattuabili, talvolta felici; i temi sociali, il riconoscimento del brutto, di ciò a cui opporsi, ma anche l’entusiasmo per le piccole cose essenziali che arricchiscono l’esperienza dell’individuo. Ci sono le fiabe, le realtà oniriche, i racconti, i personaggi di fantasia, e quelli reali, nelle loro glorie e miserie. Appaiono persino animali parlanti, oggetti animati, una natura ricca di personalità, una simbologia pervasiva (…) che rende la materia narrativa dei testi di Gazzè un vero e proprio pozzo di poesia”.
E adesso che magari vi sarete fatti un’idea sull’artista, qualche accenno alla sostanza di questo libro, sincero compendio di temi gazzeiani (amore, amici, io, Dio, musica, esotismi, sfondi sociali, eccetera eccetera) in nemmeno cento pagine, scritto da fan per i fan (come da “filosofia” della collana iDols alla quale il libro appartiene). Non sempre è un limite, se è vero com’è vero che “grosso libro è spesso grosso danno” e che i due fratelli Quintilli assolvono il loro compito con onestà e con apprezzabile padronanza di analisi.
Unico neo: manca qualsivoglia accenno alla componente musicale del Nostro, ma trattasi di un peccato veniale, peraltro condiviso da gran parte della saggistica musicale italiana (e d’altro canto è mai possibile raccontare fino in fondo qualcosa di ineffabile come la musica?). Il libro costa meno di dieci euro e ti fa venire voglia di andare difilato a riascoltarti le hit di Gazzè. Mi sembra una dote non trascurabile, per cominciare.
Max Gazzè. Con il cuore scalzo
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