Metal Gear Solid di Raymond Benson

In un luogo sperduto dell’Alaska ha sede un magazzino per lo smantellamento delle testate nucleari. E se non fosse solo questo? Sembrerebbe il nascondiglio segreto per l’arma definitiva, il Metal Gear Rex. Chi lo manovra può governare il mondo e, per il momento, è in mano ad un uomo che si fa chiamare Liquid Snake. Una situazione che può degenerare nella terza guerra mondiale. Il governo degli Stati Uniti deve mandare qualcuno a recuperare l’arma e scongiurare così un conflitto imminente, ma chi? Solid Snake sembrerebbe la persona giusta. Lo stesso nome in codice per il buono e il cattivo, lo Yin e lo Yang. Naturalmente verrà mandato solo, con una misera pistola come arma e tanta buona fortuna. Sul campo di battaglia incontrerà diversi personaggi: Revolver Ocelot, uno spietato russo che usa la mitica sei colpi come un naturale prolungamento della sua mano; Vulcan Raven, uno sciamano che comanda un esercito di corvi; Psycho Mantis, un telepate in grado di creare illusioni; Sniper Wolf, una donna cecchino fredda come il ghiaccio; un ninja misterioso, che gli ricorda qualcuno… Sul suo cammino troverà ad aiutarlo anche Meryl, la nipote del colonnello, giovane e spregiudicata ma forse non ancora pronta al proprio battesimo di fuoco, e Otacon, uno scienziato un po’ ingenuo ma che troverà la sua ragione di vita in questa missione. E forse anche Snake, durante quest’avventura, capirà che…

Metal Gear Solid è stato un videogioco di successo degli anni ’90 sulla Playstation. Una vera killer-application, come si direbbe in gergo. Io stesso l’ho terminato più volte per carpirne tutti i segreti. E proprio qui sta il punto: chi, come me, ha passato ore con il videogioco, apprezzerà molto questo libro, fedele riga per riga. Chi, al contrario, cerca un buon libro d’azione, forse farebbe meglio a rispolverare il mitico "Rainbow Six" di Tom Clancy. Qui l’azione la fa da padrona, ma se in un videogioco sparare per ore può risultare divertente, qui il susseguirsi dei nemici uno dopo l’altro alla lunga potrebbe diventare ripetitivo. Un libro per molti, ma non per tutti.