Metropoli selvaggia di Robert B. Parker

Ricordate Rachel Wallace? Ma sì, la donna che aveva richiesto la protezione del nostro Spenser. A dire il vero non era stata lei a fare la richiesta. Particolari a parte, questa volta sarà Rachel a contattare il nostro. Non per lei, però, bensì per proteggere un’amica.

Candy Sloan, questo il nome della ragazza, è una giornalista televisiva che ha per le mani qualcosa di grosso. Veramente grosso. E ovviamente qualcuno ha tutto l’interesse per metterla a tacere. Magari per sempre.
Spenser si ritroverà invischiato in una storia più grande di lui, i suoi modi diretti e spicci forse questa volta non potranno far nulla per portare a casa la pellaccia. Ho detto forse…

Con Metropoli selvaggia (edito in Italia per Mondadori nel 1983), Robert B. Parker torna con il nostro Spenser e lo fa attraverso una storia cupa e violenta.
Non che le altre siano tutte rose e fiori, però questa volta il buon Robert ha calcato un po’ la mano, per enfatizzare una vicenda che ha davvero colpito duro.

Personaggi sapientemente dettagliati che vedremo immediatamente come amici. O nemici, a seconda dei casi. Una storia dedicata gli amanti dei polizieschi di una volta, pagine intrise di sentimenti che ci esploderanno in faccia. Sarà doloroso ma, a suo modo, ci farà bene.
Un’altra storia del nostro detective preferito da divorare o centellinare a seconda del tempo a disposizione. Tempo che sarà ottimamente speso.